Grillo a Napoli: “I medici vi fanno fare esami inutili”
Beppe Grillo in un fuori programma alla fine dello spettacolo “Insomnia” al teatro Diana con una parte del pubblico che si era fermato per fare i selfie con lui : “A Napoli negli anni Cinquanta non esistevano malattie cardiache e colesterolo. Oggi siete i pù fumatori d’Europa. Non avete consapevolezza. I medici oggi sono agenti di viaggio. Vi mandano da una parte all’altra ma il 50 per cento degli esami non serve”.
Ottavio Lucarelli
Video R.it Napoli – 12 gennaio 2019
Caro Beppe Grillo, è comprensibile che in uno spettacolo comico di satira quello che conta è la battuta emotivamente rilevante senza meditare tanto sulla realtà, ammesso che la realtà sia conosciuta.
Ma non è sulla mitica retorica sugli anni 50 che vogliamo dilungarci, ma sui medici agenti di viaggio, non solo perché fanno “viaggiare” i loro pazienti, ma loro stessi viaggiano. Non vorremmo essere paranoici ma probabilmente si allude anche ai viaggi a congressi e meeting vari finanziati dalle aziende farmaceutiche attraverso i propri sicari, i grandi corruttori: gli ISF. E data la nota ostilità nei confronti degli ISF cogliamo l’occasione per ricordare e ripercorrere le vicende legislative che li hanno visti coinvolti e che ha portato all’attuale regolamentazione.
Negli anni 50 non esisteva il brevetto dei farmaci e non c’era praticamente regolamentazione sull’informazione scientifica. Chi non faceva ricerca copiava sistematicamente i farmaci che promettevano i maggiori profitti. Così si è distrutta la ricerca farmaceutica in Italia. Non esisteva l’informazione scientifica, esistevano i propagandisti addestrati alla “vendita”. I mezzi utilizzati oggi farebbero scandalo, altro che viaggi!
Il timore di agevolare “ciarlatani, speziali e segretisti” e che vi fosse un “rincarimento cagionato dalla privativa” fece sì che la prima norma italiana sul brevetto di medicamenti, il Decreto Regio n. 1127 del 1939, fosse limitativa; difatti il comma 1 dell’art. 14 vietò in toto la tutela di medicamenti. Tale norma era in linea con l’orientamento dell’epoca a livello europeo, nello specifico il decreto riprendeva la legge piemontese n. 782 del 12 marzo 1855. È stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 20 del 9 marzo 1978 a segnare il cambio di orientamento in Italia, dichiarando l’incostituzionalità del primo comma dell’art. 14 e quindi aprendo la strada alla creazione del brevetto in campo farmaceutico, anche se per compensare chi non fa ricerca si introdusse il co-marketing.
Si è arrivati poi ai più recenti D.L. 30-12-92 n. 540 e Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. Ci sono anche tante altre norme di legge e decreti ministeriali che omettiamo per non essere noiosi. Senza contare le varie Sentenze della Cassazione, basti ricordare che la Suprema Corte ha stabilito che il consumo dei farmaci non è regolato dal criterio del piacere, ma da quello dell’utilità, e che i medici sono destinatari di un’informazione “che mira non già a reclamizzare astrattamente il prodotto decantandone le virtù o la piacevolezza visiva della confezione, ma ad informarli della natura e delle utilità farmaceutiche del prodotto, in quali ipotesi risulti indicato, in quali no ed in quali sia addirittura nocivo” (v. Cass. n. 25053 del 2006; v. anche v. Cass. n. 8844 del 2014; Cass. n. 2349 del 2013; Cass. n. 5494 del 2013)”
Tutto questo per dire che ci sono leggi che separano nettamente il marketing e le vendite dall’informazione scientifica sui farmaci. Se ciò avviene è un reato e come tale va perseguito. Ovviamente, come in tutte le categorie, c’è sempre qualcuno che commette reati, ma da qui a dire che tutti gli ISF sono corruttori ce ne passa. Ricordiamo a Beppe Grillo che una sua omonima, del partito da lui fondato, è alla guida del Ministero della Salute. Sarebbe opportuno che venga attuato un ferreo controllo perché le leggi siano rispettate. Non norme adottate su
Ci aspettiamo che il Ministro Grillo cambi registro e attui un vero controllo sulle leggi esistenti, non nuove leggi, quelle che ci sono sono più che sufficienti.
Un’ultima breve osservazione sull’affermazione di Beppe Grillo sugli esami inutili. Può darsi che siano inutili, ma una medicina difensiva non può fare altrimenti soprattutto quando vengono diffusi da varie reti TV una insistente pubblicità sui risarcimenti per errori medici.