A dichiararlo Scaccabarozzi, nel giorno in cui la Camera vota il Dl Enti locali, contenente i discussi provvedimenti sulla sanità. “Si può dire che lo Stato finanzia l’assistenza farmaceutica fino a ottobre, mentre per i restanti mesi dell’anno ci pensano le industrie”.
di Redazione Aboutpharma Online – 4 agosto 2015
Scaccabarozzi spende poi due parole anche per la norma della revisione del prontuario farmaceutico, augurandosi che “venga fatta con criteri rigorosamente scientifici, come è nelle intenzioni del ministro Lorenzin, e non tagliando qua e là”. “Conto sulla serietà di chi farà questa revisione – ha continuato – altrimenti si mette a rischio la salute dei cittadini”. E sulla norma che prevede gare separate per farmaci sotto brevetto e a brevetto scaduto. “Meno male che questa norma è stata inserita – afferma
“Questo provvedimento – conclude il presidente di Farmindustria – porta anche elementi positivi: come il tanto atteso potenziamento dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che porterà più investimenti se le ispezioni saranno più rapide, grazie al fatto che non ci sarà più carenza di personale dedicato nell’agenzia”.
Manovra sanità. La Camera vota la fiducia al Decreto Enti Locali. Il taglio da 2,35 mld alla sanità, la riforma Aifa e i fondi agli ospedali romani per il Giubileo sono legge
Le aziende farmaceutiche coinvolte nella negoziazione avranno tre opzioni:
– o abbasseranno i prezzi a livello di quello di riferimento per il rimborso (che sarà quello più basso all’interno del raggruppamento);
– lasciare lo stesso prezzo e rimborsare con il pay back la differenza tra il loro prezzo e il prezzo di rimborso;
– non abbassare il prezzo, rifiutare anche il pay back e scegliere di passare in fascia C.
(ndr. Come è noto il testo originale dell’emendamento del governo sui raggruppamenti per categorie terapeuticamente assimilabili prevedeva che esso fosse calcolato senza distinguere i farmaci a brevetto scaduto da quelli con brevetto ancora in vigore. Nell’ultimo testo del maxiemendamento, che recepisce le modifiche della Commissione Bilancio, come abbiamo appena visto, è invece previsto che vi siano due prezzi di rimborso per ogni raggrupamento terapeutico: uno per i branded e uno per i farmaci a brevetto scaduto. In proposito l’Aifa, da noi interpellata, ha tenuto a precisare che non ci saranno comunque problemi a rispettare gli obiettivi di risparmio di questa parte della manovra valutati dall’intesa del 2 luglio in 500 milioni di euro annui).
Un’altra misura sui farmaci riguarda i medicinali biotecnologici, che in seguito alla scadenza brevettuale del principio attivo di un farmaco e in assenza dell’avvio di una concomitante procedura di contrattazione del prezzo relativa a un medicinale biosimilare o terapeuticamente assimilabile, saranno anch’essi oggetto di rinegoziazione del prezzo di rimborso a carico del Ssn del medicinale biotecnologico da parte dell’Aifa. (ndr. Anche questa parte del decreto è stata sub emendata in Commissione Bilancio dove è stato tolto il livello minimo del 20% di sconto da ottenere dalle aziende).
( … continua) estratto da quotidianosanità.it – 04 AGO 2015
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