Al secondo posto nel periodo gennaio-settembre 2010-14 si collocano le province caratterizzate dalla presenza dominante di multinazionali straniere, prevalentemente della farmaceutica.
di Marco Fortis 25 febbraio 2015 Il Sole24ORE
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Al secondo posto nel periodo gennaio-settembre 2010-14 si collocano le province caratterizzate dalla presenza dominante di multinazionali straniere, prevalentemente della farmaceutica, come nei casi di Latina, Frosinone, Bari e Ascoli Piceno, ma anche della meccanica, come nei casi di Firenze e Massa Carrara. Queste sei province da sole hanno apportato 6,9 miliardi in più al nostro export manifatturiero, pari al 14,1% dell’incremento globale delle province in crescita. Un dato che fa capire quanto sia importante la strada delle riforme del mercato del lavoro, della burocrazia e della giustizia civile per attrarre investimenti esteri capaci di creare occupazione, valore aggiunto ed export. Firenze (che si avvale dell’impulso proveniente dai grandi marchi della moda), Latina, Ascoli Piceno e Massa Carrara sono le province di questo gruppo che hanno fatto registrare i più forti aumenti dell’export di manufatti tra il gennaio-settembre 2010 e 2014.
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