Il Sen. Claudio Borghi ha presentato un emendamento al decreto-legge, ora all’esame del Senato, che il governo Meloni ha varato a inizio giugno per ridurre il fenomeno delle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie.
L’emendamento è una proposta per aggiungere un articolo al decreto-legge sulle liste d’attesa e modificare in questo modo la “legge Lorenzin” sulle vaccinazioni obbligatorie. Se considerato ammissibile, l’emendamento sarà messo ai voti e per passare dovrà ricevere anche il sostegno di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
In sostanza, l’emendamento di Borghi propone due cose. In primo luogo, chiede che i minori tra zero e 16 anni di età non siano più obbligati a fare i quattro vaccini contro morbillo, rosolia, pertosse e varicella indicati dall’articolo 1, comma 1-bis, della “legge Lorenzin”. Secondo il senatore della Lega, queste quattro vaccinazioni devono essere «gratuite e raccomandate» e non «obbligatorie e gratuite». Per come è scritto l’emendamento di Borghi, il comma 1 dell’articolo 1 della “legge Lorenzin”, che stabilisce gli altri sei vaccini obbligatori, non sarebbe toccato.
In secondo luogo, il senatore della Lega chiede di eliminare il comma 3 dell’articolo 3 della “legge Lorenzin”: questo comma consente l’iscrizione dei bambini all’asilo nido o all’asilo solo se sono stati vaccinati con tutti e dieci i vaccini obbligatori. In Italia, lo ricordiamo, non è obbligatorio mandare i figli all’asilo: la scuola dell’obbligo, infatti, va dai 6 ai 16 anni di età.
La proposta sarà stoppata in commissione per estraneità di materia
Non sarà esaminato l’emendamento al decreto legge sulle liste d’attesa presentato dal senatore della Lega Claudio Borghi, che chiede di cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati.
A quanto si apprende da fonti parlamentari, l’emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando martedì mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto.
Fonte Ansa