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Ma il vero pericolo è la psicosi. Il precedente Novartis del 2012

Ma il vero pericolo è la psicosi

EUGENIA TOGNOTTI – 28/11/2014 – LA STAMPA OPININI

C’è davvero da augurarsi che non prevalgano, come troppo spesso accade nel nostro Paese, psicosi e allarmismo.

Questo in attesa della prova che «gli eventi avversi» – di cui tre morti – abbiano, al di là di ogni ragionevole dubbio, un rapporto di causalità (o relazione ) con il vaccino antinfluenzale Fluad della casa farmaceutica Novartis, di cui l’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto, cautelativamente, il divieto di utilizzo, ritirando due lotti.

Un provvedimento più che opportuno, dettato dalla giusta preoccupazione per la sicurezza. Niente sarebbe più pericoloso, in questo momento, di un allarmismo sconsiderato che minaccia di far danno, mettendo fra parentesi la prevenzione e seminando dubbi e paure che potrebbero ripercuotersi sulla campagna vaccinale appena avviata per prevenire le complicanze e ridurre la mortalità tra anziani e soggetti a rischio, essendo anche l’influenza stagionale un problema di sanità pubblica non certo irrilevante. Senza parlare della demonizzazione di un farmaco, il Fluad, utilizzato da più di un quindicennio e il cui livello di sicurezza è comprovato da decine di milioni di dosi distribuite nell’intero pianeta e dai dati emersi dagli studi clinici nei quali è stato coinvolto un enorme numero di pazienti.

Ma è difficile che questi dati abbiano la meglio contro i pregiudizi seminati dai profeti antivaccini, corroborati, proprio questi giorni, dall’incredibile sentenza del tribunale di Milano, che ha disposto il risarcimento di un bambino diventato autistico, a causa, secondo il perito nominato dai giudici, del vaccino esavalente. Allo stato attuale delle conoscenze, manca ogni evidenza scientifica anche solo per sospettare un nesso di causa-effetto, a conferma del peso e dell’influenza della cultura scientifica in Italia.

Non resta, ora, che aspettare i risultati della verifica sulla sicurezza e i chiarimenti dell’Aifa circa la causa di quelle morti sospette, sulle quali sono già in corso degli accertamenti. E, intanto, servirà volgere lo sguardo al passato. E tenere ben presente che i vaccini rappresentano uno dei maggiori successi delle scienze biomediche e rappresentano un prezioso strumento di sanità pubblica, a cui devono essere riconosciuti i più esaltanti successi contro le malattie infettive e la drastica riduzione della mortalità infantile che svuotava le culle, in un tempo neppure troppo lontano da noi, nel cuore del Novecento.

“I vaccini sono sicuri. Si risolverà tutto in una bolla di sapone”

L’infettivologo Fabrizio Pregliasco: “Negli ultimi decenni l’uso di questo rimedio non ha mai causato vittime”

Enza Cusmai – Ven, 28/11/2014 – il Giornale.it

Dottor Fabrizio Pregliasco, ma adesso oltre a Ebola dobbiamo stare alla larga anche dal vaccino contro l’influenza? Qui si contano dei morti.

«No, guardi, negli ultimi decenni d’uso dell’antinfluenzale non c’è stato mai un riscontro reale di morti da vaccino».

E allora queste persone decedute entro le 48 ore dopo l’assunzione delle fiale come le dobbiamo considerare?

«Precisiamo che sono tre episodi tutti da discutere. Parrebbe un decesso per un infarto e un altro decesso in una persona con gravi patologie. Il terzo caso non lo conosco ma sembra che le tre morti non siamo correlate scientificamente all’assunzione del vaccino».

Be’ però dobbiamo usare il condizionale.

«Sì, ma sono sicuro che finirà tutto in una bolla di sapone ma nel frattempo si conteranno un sacco di danni».

In che senso?

«Quest’anno la gente non si farà più il vaccino contro l’influenza. Anche i soggetti deboli che rischiano la vita se vengono colpiti da complicanze respiratorie gravi».

Dunque alla fine l’influenza provocherà più morti rispetto agli altri anni?

«C’è il rischio che possa delinearsi questo scenario. D’altra parte questo avviene quando la disaffezione è così elevata».

Ma questi poveretti avevano assunto il vaccino dello stesso lotto e sono morti in breve tempo dall’assunzione. Come si fa a non avere paura di quelle fialette?

«Il vaccino Fluad è distribuito in tutto il mondo e vende 50 milioni dosi. E in 10 anni di produzione non c’è stata alcun effetto rilevante di reazione avversa».

C’è sempre una prima volta.

«Le problematiche di produzione diretta del vaccino risalgono agli anni quaranta e finiscono negli anni sessanta. Allora la tecnologia era meno adeguata. Oggi siamo dinnanzi ad un prodotto biologico purificato con soglie di controllo che superano quelle adottate per i farmaci. Solo che quando si prende una medicina per il mal di testa non si legge il bugiardino delle cause avverse, il vaccino si preferisce non assumerlo perché non si sta ancora male. La percezione per gli eventi avversi futuri è meno forte».

Quindi non dobbiamo avere paura?

«Assolutamente no. L’Aifa ha bloccato i lotti chiamati in causa in modo cautelativo. Non è stata accertata alcuna correlazione tra vaccino e decessi. Ormai c’è una grande attenzione degli organismi regolatori, c’è una spasmodica attenzione alla sicurezza».

Cosa succede se qualcuno si è già iniettato il Fluad dei lotti sequestrati?

«Chi l’ha fatto non deve temere niente. Gli effetti avversi si verificano nel breve periodo, quindi niente panico. Chi invece vuole farsi il vaccino può recarsi alla Asl che li distribuisce e li controlla. Ma purtroppo assisteremo ad un crollo di assunzioni».

Ora il Fluad, prima l’esavalente che causa autismo: una sentenza ne ha accertato la causa-effetto.

«Quella è una sentenza senza alcuna base scientifica, è ingiustificata e incomprensibile. Gli specialisti dell’autismo non hanno mai determinato cosa provoca l’autismo. Ma se il tribunale assume un perito avverso ai vaccini combina un patatrac».

Però c’è stato anche un altro ritiro di vaccini contro la meningite di recente, nelle fiale avevano trovato del ferro.

«Quando si è di fronte a qualcosa che non va, si ferma tutto e si controlla. Ma questi ritiri cautelativi si devono interpretare come una cosa positiva. Invece, paradossalmente, questi supercontrolli preventivi rischiano di provocare sfiducia tra i cittadini».

Il Precedente del 2012:

Vaccini, bloccate altre 487mila dosi. Balduzzi: “Novartis sapeva da luglio”

Da venerdi prossimo sarà attivo il numero verde 1500. Il divieto di acquisto e uso è cautelativo, ma intanto il ministro della Salute attacca l’azienda: “Sapeva delle anomalie dall’11 luglio e le ha rappresentate all’Aifa il 18 ottobre”. Novartis ha prodotto per l’Italia 3 milioni di vaccini: 2,5 sono ancora in magazzino

24 ottobre 2012 – la Repubblica.it Salute

Bloccati oltre 2 milioni di vaccini
“Precauzione, nessun rischio per la salute”

Corigliano. La “psicosi” da vaccino infetto diventa questione d’ordine pubblico

 

Redazione Fedaisf

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