A Conegliano e Vittorio Veneto
TREVISO, 16 GIU – “Operatore impegnato nella distribuzione dei farmaci”: è la scritta che comparirà nei prossimi giorni sulle pettorine grigie degli infermieri nelle corsie degli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto, nel trevigiano.
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“In una corsia d’ospedale – spiega il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi – sono presenti molti tipi di interruzioni, come gli allarmi dei monitor, le richieste da parte di altri professionisti o di pazienti e familiari. Quando accadono questi eventi gli infermieri sono portati a commettere più errori e in particolare, sulla base degli studi internazionali, nella somministrazione delle terapie”.
Tutto questo non significa che le famiglie non potranno parlare con l’operatore sanitario o sottoporre dubbi e necessità, ma che le interruzioni non indispensabili dovranno essere eliminate. La decisione ha trovato il pieno appoggio dei sindacati.
“L’infermiere non è un mero esecutore della terapia prescritta dal medico – sottolinea Ivan Bernini della Cgil – è responsabile della verifica, della preparazione del farmaco. La somministrazione è una delle procedure più delicate e importanti”.
Articolo su Corriere del Veneto 15 giugno 2017