Entro la fine dell’anno i 3.400 medici di famiglia del Veneto riceveranno soltanto su appuntamento. L’annuncio arriva dalla Fimmg territoriale, secondo la quale l’adeguamento organizzativo sarebbe soltanto la logica conseguenza del riassetto delle Cure primarie varato in autunno dalla Regione. «La medicina di famiglia veneta» spiega Silvio Regis, segretario del sindacato «ha due anni di tempo per aggregarsi in medicine di gruppo, secondo il modello classico o la versione veneta del gruppo in rete. In entrambi i casi, la visita su appuntamento rappresenta il modello più adatto alla nuova organizzazione, dove il supporto di personale di studio consentirà lo sviluppo della medicina d’iniziativa».
Critici verso il modello alcune associazioni di consumatori, ma la Fimmg butta acqua sul fuoco: «Con le aggregazioni funzionali» ricorda Regis «dovremo garantire aperture di 7-8 ore. La visita su appuntamento ci permetterà quindi di offrire agli assistiti un orario più ampio. E poi nessuno rifiuterà le richieste urgenti: il paziente telefonerà e il medico, valutato il bisogno, gli troverà uno spazio tra un appuntamento e l’altro». Piuttosto, a preoccupare la Fimmg non sono le resistenze delle associazioni dei consumatori, quanto le pretese del Fisco. «A dicembre» spiega il segretario regionale «una sentenza ha stabilito che sono soggette all’Irap anche le medicine di rete. È ridicolo: i medici di famiglia si organizzano in modo sempre più complesso per venire incontro ai bisogni del Ssn e dei pazienti e lo Stato, anziché ringraziarci, ci tartassa ancora di più».
6 febbraio 2012 – DoctorNews