Vaccino Novavax arriva entro fine settembre: sarebbe molto efficace

Contiene nanoparticelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike

In supporto ai Paesi per ora trascurati dalla distribuzione dei vaccini, a settembre dovrebbe giungere il NVX-CoV2373 di Novavax che richiederà autorizzazioni in tutto il mondo.

Sputnik news – 14 giugno 2021

Molto presto un nuovo vaccino contro il coronavirus si aggiungerà alla lista di quelli approvati internazionalmente, ed è lo statunitense Novavax che per il momento ha fatto sapere che i risultati sperimentali hanno dato buon esito anche sulle varianti con il 90% di copertura.

A settembre potrebbe richiedere l’approvazione per l’uso in emergenza all’autorità di controllo dei farmaci degli USA, Fda, all’europea Ema e ad altri Paesi.

Lo studio è stato condotto su 29.960 persone e il vaccino ha dimostrato una efficacia del 90,4%.

Novavax inizialmente potrà mettere a disposizione della comunità internazionale 100 milioni di dosi di vaccino.

La terza via di Novavax: vaccino a base proteica

Novavax porta una novità sul piano delle tecniche e tecnologie farmaceutiche usate nella lotta contro il coronavirus. La società farmaceutica ha infatti optato per un vaccino a base proteica, che contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike presente sulla superficie del coronavirus pandemico.

Il vaccino usa anche un adiuvante (Matrix-M1), ovvero una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie stimolate dal vaccino.

Nessun problema di coaguli di sangue o cardiopatie rilevate nei soggetti che hanno ricevuto la doppia iniezione.

Dove andrà il vaccino NVX-CoV2373

Ad usare il vaccino Novavax NVX-CoV2373, facile da trasportare e conservare, saranno principalmente i paesi a medio e basso reddito ha reso noto il presidente della ricerca e sviluppo della società farmaceutica Gregory M. Glenn.

Il vaccino francese

La Commissione europea è in trattative anche con la società francese Valneva con cui non è stato, però, ancora firmato alcun contratto per eventuali 30 milioni di dosi.

Il vaccino di Valneva, Vla2001, è basato su una quarta tecnologia quella che utilizza le particelle inattivate di coronavirus Sars-CoV-2.

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Note:

NVX-CoV 7 è un vaccino progettato per fornire protezione contro il COVID- 19. Progettato dalla sequenza genetica di COVID-19, si è utilizzato la tecnologia di nanoparticelle ricombinanti per generare antigeni derivati dalla proteina spike del coronavirus. In combinazione con l’adiuvante brevettato Matrix-M™, NVX-CoV 7 ha dimostrato in studi preclinici che si lega in modo efficiente con i recettori umani presi di mira dal virus, un aspetto critico per un efficace protezione del vaccino.

L’adiuvante Matrix-M™ brevettato, a base di saponina di Novavax, ha dimostrato un effetto potente e ben tollerato stimolando l’ingresso delle cellule che presentano l’antigene nel sito di iniezione e migliorando la presentazione dell antigene nei linfonodi locali, aumentando la risposta immunitaria. In particolare Matrix-M è composto da 40 particelle nanometriche a base di saponina estratta dalla corteccia di Quillaja saponaria Molina insieme a colesterolo e fosfolipidi.

Novavax è un’azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie. Fondata nel 1987, ha sede a Gaithersburg nel Maryland: è stata inserita nell’Indice Russell 2000 ed è quotata al Nasdaq.

L’azienda si occupa principalmente di sviluppare vaccini e possiede strutture a Rockville, nel Maryland, e a Uppsala, in Svezia. La sua ricerca non ha mai prodotto alcun vaccino che sia giunto in commercio. A partire dal 2020, ha iniziato lo studio e lo sviluppo di un vaccino contro il SARS-CoV-2, virus responsabile della pandemia di COVID-19. Tale vaccino chiamato NVX-CoV2373, nel gennaio 2021 è arrivato alla Fase III di sviluppo.

 

 

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