Una proteina viene attratta da un componente chiave del farmaco. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science Advances
TGcom24 salute – 2 dicembre 2021
Un team di scienziati in Galles e negli Usa ritiene di aver trovato “la causa scatenante” dei coaguli di sangue
proteina nel sangue che viene “attratta” da uno dei componenti chiave del vaccino ideato a Oxford. Il vaccino AstraZeneca a causa di questi rari coaguli è stato di fatto ridotto nell’uso contro il Covid.
La ricerca pubblicata sul giornale scientifico Science Advances, rivela che la parte esterna dell’adenovirus, il vettore virale usato nel vaccino anti-Covid AstraZeneca, attrae la proteina del fattore quattro delle piastrine come un magnete. Per rilevare questa reazione gli scienziati hanno usato una tecnica chiamata microscopio crioelettronico che consente di avere immagini dell’adenovirus a livello molecolare.
Il professor Alan Parker, uno dei ricercatori della Cardiff University ha dichiarato a Bbc che si tratta di una differenza di potenziale magnetico tra l’adenovirus che “ha una superfice fortemente negativa e il fattore quattro delle piastrine al contrario estremamente positivo” che scatena la reazione. “Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre spunti interessanti e AstraZeneca sta esplorando modi per sfruttare questi risultati, nell’ambito dei nostri sforzi per rimuovere questo effetto collaterale estremamente raro”, ha spiegato un portavoce della casa farmaceutica anglo-svedese. L’Università di Oxford invece ha rifiutato di commentare la ricerca.
Secondo AstraZeneca, il suo vaccino ha salvato più di un milione di vite in tutto il mondo e prevenuto 50 milioni di casi di Covid. Ma sulla scia dei casi di coaguli nel sangue, seppur rari, l’utilizzo di questo tipo di vaccino nel mondo è stato ridotto, e per i booster vengono ormai utilizzati i vaccini che utilizzano una tecnologia più moderna, con l’Rna messaggero.
L’Università di Oxford invece ha rifiutato di commentare la ricerca.
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