Le spese sanitarie corrono più veloci della seppur florida economia statunitense. E nel 2015 i costi assorbiranno circa il 20% del Pil Usa. L’allarme è stato lanciato dai Centers for Medical and Medicaid Services (CMS) su Health Affairs. Gli ultimi dati disponibili, resi noti dai CMS, rivelano che nel 2004 le spese dell’assistenza sanitaria statunitense assorbivano circa il 16% del Pil, “ma il tasso di crescita andrà avanti al ritmo del +7,2% l’anno a partire dal 2010. Una percentuale inferiore rispetto al passato ma comunque ben più alta del tasso di crescita del prodotto interno lordo Usa”. Secondo i dati diffusi dall’ente statunitense, nel 2015 la spesa per i farmaci per cui è necessaria la prescrizione potrebbe toccare quota 446 miliardi di dollari. “Molto più che i 118 mln di dollari spesi nel 2004”. Gli aumenti saranno solo in parte calmierati dall’introduzione della riforma che ha disposto, dallo scorso mese, che i 42 milioni di anziani e disabili statunitensi pagheranno di tasca propria il costo di questi medicinali. E a mitigare la spesa non serviranno a molto neppure gli accordi conclusi con la grande distribuzione e le farmacie. Sempre secondo il rapporto CMS, i costi dell’assistenza medica aumenteranno del 7,5%, in media, a partire dal 2008 e fino al 2015. Il programma Usa per l’assistenza alle persone indigenti, Medicaid, invece dal 2008 al 2015 crescerà dell’8,6% l’anno, arrivando ad assorbire 670 miliardi di dollari. I premi delle assicurazioni sanitarie private, che per il terzo anno consecutivo hanno rallentato i loro aumenti, lieviteranno dell’8,3% nel 2009. Infine, il CMS prevede che le spese private dei cittadini Usa diminuiranno dell’1% nel 2006. Secondo le stime, la spesa arriverà nel 2015 a 421 miliardi di dollari.
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