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Usa, è allarme prezzi per i farmaci anti-sclerosi

Su ‘Neurology’ uno studio rivela aumenti anche del 700% in 20 anni in Usa. ‘Neurology’ per mancata capacità negoziazione sistema sanitario Usa

NCurrent Issue Coveron solo anti-cancro o anti-epatite C. Anche i farmaci contro la sclerosi multipla hanno ormai un costo altissimo, almeno negli Stati Uniti, dove un nuovo studio pubblicato sulla rivista ‘Neurology’ lancia l’allarme: in alcuni casi il prezzo di questi medicinali è aumentato del 700% negli ultimi 20 anni.

Gli autori, esperti dell’Oregon State University College of Pharmacy, sostengono che ormai non ci sono più farmaci contro la sclerosi disponibili negli Usa con un prezzo di listino inferiore a 50.000 dollari all’anno, un costo 2 o 3 volte superiore rispetto a Canada, Australia e Regno Unito.

Il gruppo di terapie disponibili per il trattamento di questa malattia – aggiungono ancora gli studiosi – ha avuto un aumento in prezzo di 5- 7 volte superiore rispetto al normale tasso di inflazione del costo dei farmaci Oltreoceano. I risultati di questa ricerca indicano dunque che esiste un problema sistemico nel settore farmaceutico statunitense, che vale non solo per i farmaci contro la sclerosi multipla.

Gli enormi, incontrollati e rapidi aumenti dei prezzi dei medicinali, dicono gli scienziati, potrebbero essere collegati a politiche non trasparenti, a un mercato disfunzionale e alla mancanza di un sistema sanitario nazionale che negozi il costo dei trattamenti in maniera più aggressiva e direttamente con le aziende farmaceutiche, un po’ come avviene in Italia.

“La questione dei costi astronomici dei farmaci, in particolare per quelli innovativi o per le malattie rare, è sempre più comune”, ha detto Daniel Hartung, autore principale dello studio. “In molti – evidenzia – ritengono che sia il momento di dire basta”. “Siamo abituati a pensare che qualsiasi farmaco con 1 miliardo di dollari di vendite si trasformi in un blockbuster, ma l’anno scorso un medicinale per l’epatite C ha venduto 10 volte tanto, ossia 10 miliardi di dollari.

Ma questo non significa necessariamente che l’apporto di innovazione sia 10 volte migliore”, fanno notare gli studiosi. Nel caso specifico della sclerosi multipla, la ricerca ha analizzato i farmaci di prima generazione, giunti sul mercato negli anni ’90 a prezzi che vanno da 8.000 a 10.000 dollari l’anno. Poi, è arrivata la concorrenza di altri medicinali.

Ma invece di calare, come detterebbero le regole classiche dell’economia, il prezzo delle prime terapie è salito: una cura che originariamente costava 8.700 dollari ora costa 62.400 l’anno. Una escalation inspiegabile e “allarmante”, hanno detto i ricercatori. E molto probabilmente non imputabile a un aumento dei costi di produzione, né all’inflazione, che conta solo per circa il 3-5%.

“La spiegazione più semplice è che le aziende farmaceutiche aumentano i prezzi sia dei nuovi che dei vecchi farmaci, e il nostro sistema sanitario non pone limiti a questi aumenti”, scrivono i ricercatori nella loro relazione. “E’ giunto il momento – continuano – di iniziare un dibattito nazionale sui costi insostenibili e soffocanti delle terapie anti-sclerosi”.

Barbara Di Chiara – 27 aprile 2015 – PharmaKronos

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Redazione Fedaisf

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