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Un’azienda farmaceutica cinese ha offerto un viaggio premio in Francia a seimila dipendenti, tutti insieme

La Tiens è stata al centro di uno scandalo riguardante la vendita di medicinali dai dubbi effetti in Uganda. Dietro alla storia di quello che è stato definito il “miglior capo del mondo” ci sono una grande multinazionale e una scaltra iniziativa di marketing.

Il Post – 10 maggio 2015

Li Jinyuan, un miliardario cinese che ha 57 anni e un patrimonio di circa 6 miliardi di euro, è il fondatore e l’attuale presidente di Tiens Group, una multinazionale fondata nel 1995 che oggi ha più di 8mila dipendenti e un utile netto, secondo gli ultimi dati, di circa 500 milioni di euro. Alcuni giorni fa, per festeggiare i 20 anni della società, Jinyuan ha offerto a più di 6mila dei suoi dipendenti una vacanza premio in Francia. La Tiens è una multinazionale che si occupa di molte cose, tra cui le biotecnologie, il turismo, l’istruzione e i servizi finanziari; l’8 maggio ha tenuto a Nizza una conferenza per festeggiare i suoi 20 anni.

Dopo essere stati a Nizza per due giorni, gli oltre 6mila dipendenti si sono spostati a Parigi, dove hanno potuto visitare il Louvre (il New York Times scrive che è stato loro interamente riservato per alcune ore). I dipendenti – circa mille dei quali non erano cinesi – a Nizza sono anche riusciti a entrare nel Guinness dei primati, formando sul lungomare una scritta che fosse visibile dal cielo.

Per organizzare gli spostamenti e i pernottamenti di 6mila dei suoi dipendenti, Jinyuan ha prenotato 7.600 biglietti ferroviari, 84 voli aerei, e circa 30mila notti in 140 alberghi, tra Nizza e Parigi, per un costo complessivo del viaggio di circa 15 milioni di euro.

Il viaggio è stato seguito e raccontato dai principali siti d’informazione internazionali. Più che un regalo ai suoi dipendenti, Jinyuan secondo molti media (in particolare cinesi) ha messo in atto una perfetta operazione commerciale. Un giornale cinese, ilBeijing News, ha parlato di “turismo militare”; il New York Times ha commentato: «Lo spettacolo di massa ha imbarazzato molto gli osservatori cinesi, che nella vacanza hanno visto un piano, uno schema, per ottenere con una campagna di stile maoista un obiettivo tipico della Cina di oggi: fare soldi».

Un’altra critica fatta al viaggio – e di conseguenza alla Tiens, che l’ha organizzato – riguarda la volontà di Jinyuan di “ripulire” l’immagine della società, molto discussa per alcune sue operazioni e molto poco conosciuta nonostante la sua grandezza. La Tiens è, per esempio, stata al centro di uno scandalo riguardante la vendita di medicinali dai dubbi effetti in Uganda.

L’iniziativa di Jinyuan è sicuramente stata efficace dal punto di vista mediatico e forse anche finanziario. Mentre i suoi dipendenti visitavano la Costa Azzurra e i monumenti di Parigi, Jinyuan è stato ricevuto dal ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, è stato ufficialmente ringraziato dal governo francese ed è anche riuscito, secondo fonti cinesi citate dal New York Times, a discutere di affari, preparando quella che si pensa possa essere un’espansione della Tiens nei mercati francesi della cucina, del vino, della moda e dell’arte.

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Redazione Fedaisf

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