Lo scopo era legittimo, testare un nuovo antibiotico contro la meningite, ma non il modo in cui è stato fatto. Nel 1996 la Pfizer ha condotto la sperimentazione in Nigeria, dove circolava una grave epidemia di meningite, senza informare correttamente i volontari dei possibili rischi e dell’esistenza di medicine già collaudate.
Su duecento bambini arruolati, undici sono morti, altri si sono ammalati di artrite o hanno subìto danni permanenti. Il caso è arrivato in tribunale: il governo nigeriano chiede alla Pfizer nove miliardi di dollari di risarcimento. Come regolamentare queste sperimentazioni, che non riguardano solo l’industria del farmaco, ma anche università come Harvard e la Johns Hopkins? Metà degli studi clinici sono condotti nei paesi poveri. Soprattutto in Cina, in India e nel continente africano, ma anche in Europa dell’Est. Sempre più spesso le case farmaceutiche subappaltano le ricerche ad aziende locali, che si occupano di trovare il personale e i volontari.
Il fatturato di quest’industria si aggira intorno agli undici miliardi di dollari all’anno, con più di mille società che vanno a caccia di cavie dalla Bulgaria all’India. Il problema, spiega The Lancet, è che non sempre le aziende riescono a rispettare gli standard clinici adottati nei paesi industrializzati.
Da www.internazionale.it – 19-01-08 The Lancet