Cerchiamo di concentrare in poche righe gli avvenimenti che si sono succeduti nel corso delle varie assemblee per il rinnovo del CCNL Chimici.
Nella prima assemblea tenuta a Roma all’ultimo momento è uscita dal cappello a cilindro della triplice una mozione, pervenuta da un non meglio specificato gruppo di ISF Siciliani, che proponeva modifiche in senso commerciale alla figura dell’Informatore.
Il blitz è stato prontamente bloccato da 5 interventi che hanno ribadito la pericolosità di tali azioni rispetto alla stringente regolamentazione legislativa della figura dell’ISF. In quell’occasione abbiamo avuto l’assicurazione dello stralcio della proposta.
Veniamo agli avvenimenti più recenti.
Martedì 18 c’è stata la prima convocazione in Confindustria della delegazione trattante per dare l’avvio alla trattativa. Il Sindacato ci ha illustrato tutti i punti normativi ed economici che intendeva rivendicare. Nella parte normativa non c’era traccia della seppur minima discussione sul ruolo dell’ISF. Nel corso della serata la trattativa tra le parti ha subito un’accelerazione inaspettata e sospetta tant’è che ci siamo lasciati con il preallarme di una possibile convocazione spedibile giovedì notte per il venerdì mattina.
Così è stato. Il venerdì si è discusso lungamente sui vari punti del contratto e prima delle votazioni per il mandato è stato chiesto ripetutamente se non ci avessero nascosto qualche argomento, in particolare sulla figura dell’ISF. Abbiamo avuto assicurazione ampia che gli unici argomenti che avrebbero portato al tavolo sarebbero stati quelli discussi in assemblea. La votazione ha dato mandato all’unanimità, e quindi siamo stati convocati per il sabato.
Nella discussione preliminare all’incontro è saltata fuori la sorpresa che tanto temevo, una proposta di integrazione sul profilo dell’ISF, secondo loro migliorativa perché permette di rendere più flessibile la figura di questo professionista permettendone una maggiore occupabilità e consentendo al sindacato di avere maggiori armi per salvaguardare i posti a rischio di migliaia di ISF. Con questa integrazione, che vedremo nella sua formulazione precisa quando sarà pubblicato l’accordo, si dà la possibilità di convertire quegli ISF che sono a rischio licenziamento, in agenti di commercio a stipendio fisso. Inoltre gli ISF nuovi assunti senza esperienza specifica saranno inquadrat