La diffusione della pandemia COVID-19 continua a mettere in discussione il modo di lavorare e di produrre nel nostro paese. Tutto il Sindacato ha da subito rivendicato la necessità di anteporre, in questo difficile contesto, la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori, a qualsiasi logica che privilegiava solo la continuità delle attività produttive. L’adozione dei protocolli condivisi è stata così lo strumento principale che ha consentito ai nostri RLS di raggiungere, in tutta la complessità della situazione, questo obiettivo. Solo così si è potuto infatti tornare a lavorare e produrre in sicurezza laddove era necessaria la presenza nei posti di lavoro, cercando contestualmente di ridurre al minimo i rischi per lavoratrici e lavoratori.
In questo quadro, l’attivazione della campagna di vaccinazione, ha finalmente ridato una prospettiva per ritrovare quella normalità che tutti quanti desideriamo ed auspichiamo. La scelta di far partire questa campagna per i lavoratori del sistema sanitario è assolutamente condivisibile. La scelta, invece, solo di alcune regioni di includere anche gli informatori scientifici del farmaco (ISF) tra le figure professionali coinvolte ha evidenziato una mancanza di coordinamento che ha generato confusione e situazioni evidentemente paradossali. Come Sindacato pertanto abbiamo ritenuto giusto sollecitare, insieme a Farmindustria, il Ministero della Salute affinché si trovino soluzioni che non determinino trattamenti difformi ed iniqui.
La Uiltec-UIL partecipa ai lavori del tavolo permanente regionale sulla regolazione del ruolo e della attività degli ISF nelle strutture sanitarie pubbliche del nostro territorio. Tavolo in cui abbiamo sempre cercato di ribadire e rilanciare il ruolo professionale di una figura importantissima per la diffusione del sapere scientifico legato ad un corretto utilizzo dei farmaci. Nelle finalità di questo tavolo, che prima dello scoppio dell’emergenza pandemica ha spesso trovato soluzioni innovative per il settore, chiediamo anche alle Autorità Sanitarie della nostra Regione, in coordinamento con le Autorità del Ministero della Salute, di inserire gli informatori scientifici del farmaco tra gli operatori coinvolti nelle prime fasi della campagna di vaccinazione. Questo con lo scopo di riportare il prima possibile alla normalità il rapporto diretto tra personale medico ed informatori. Rapporto diretto fondamentale, senza il quale, una corretta informazione scientifica è difficile da perseguire.
Segreteria Regionale Uiltec-UIL Emilia Romagna
Bologna, 2 Febbraio 2021