Il Ministro della Salute slovacco, Ivan Uhliarik [nella foto a destra], ha chiesto alle società farmaceutiche di smettere di ingannare la gente in merito alla prevista riforma della politica dei farmaci. Invece, dovrebbero preoccuparsi di più dei pazienti che dei loro profitti, ha detto in una conferenza stampa giovedi. Uhliarik al tempo stesso ritiene che i legislatori non devono soccombere alle pressioni dei lobbisti delle case farmaceutiche. Anche lui stesso e il Primo Ministro Iveta Radicova hanno dovuto far fronte a tali pressioni durante la preparazione delle misure di riforma, ha detto. La Radicova ha recentemente dichiarato che la lobby farmaceutica è stata la “più pressante” che lei abbia mai dovuto affrontare da lungo tempo. Tuttavia, Uhliarik ha detto che non aspira a «guidare» i deputati in alcun modo. Piuttosto, egli cercherà di spiegare loro in modo semplice le misure proposte.
Il Ministro ha sottolineato che l’industria farmaceutica sta utilizzando i media per manipolare i pazienti con «miti falsi e ingannevoli», solo per proteggere i propri interessi commerciali. Uhliarik ha detto che uno di questi falsi miti è affermare che se ci fossero norme più severe nella politica dei prezzi per i farmaci, il mercato slovacco potrebbe trovarsi di fronte alla carenza di alcuni prodotti. Le aziende farmaceutiche hanno avvertito di recente che se i prezzi dei farmaci in Slovacchia venissero impostati al secondo livello tariffario più basso dell’Unione Europea – che è uno degli obiettivi della riforma della normativa – come risultato si avrebbe l‘esportazione anche del 40-50% delle forniture. Secondo Uhliarik, invece tale scenario non si verificherà.
(Fonte TASR) da PS, il 10 giugno 2011 – buongiorno Slovacchia
Radicova: la pressione degli ambasciatori a favore delle lobby farmaceutiche è inaccettabile
La pressione alla quale è stato sottoposto il Primo Ministro Iveta Radicova nel processo di elaborazione di una politica sui farmaci, ha detto ieri la stessa Radicova, è stata la più grande da quando ha assunto l’incarico nel giugno 2010. Lei si riferiva a una lettera di sette ambasciatori stranieri, che rappresentano paesi con forti società farmaceutiche. «Considero questa lettera come una pura attività di lobbying da parte degli ambasciatori per conto delle aziende farmaceutiche. Questo va oltre la portata della diplomazia e della decenza politica», ha detto dopo la seduta di Governo di