Farmaci. Industrie Usa all’Italia: “Basta interventi spot. Serve stabilità per uscire dalla crisi”
Basta interventi ‘spot’ sul settore, no alla frammentazione istituzionale, promuovere una politica dell’innovazione e del brevetto. E poi adeguare i tempi di pagamento agli standard Ue e promuovere il sistema Italia all’estero. Ecco le proposte delle industrie farmaceutiche americane per uscire dalla crisi. VEDI IL WORKING PAPER IAPG
05 FEB – Maggiore attrattività del Sistema Italia ed avvio di un dialogo stabile e costruttivo tra le istituzioni, il mondo politico e i rappresentanti dell’industria farmaceutica. Queste e non solo le priorità discusse nel corso della conferenza “Il ruolo ed il futuro dell’industria farmaceutica americana in Italia”, ospitata a Roma dall’Ambasciatore degli Stati Uniti, David Thorne, e alla presenza del Ministro della Salute Renato Balduzzi, del Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, del Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Luca Pani e di molti esponenti del mondo politico ed imprenditoriale.
Il settore farmaceutico è un comparto strategico per l’economia dei paesi occidentali. (VEDI IL WORKING PAPER DELLA IAPG) L’Italia, infatti, rappresenta il secondo settore per gli investitori USA sia per fatturato (20%) che per occupazione (14%).
Un settore in cui l’innovazione e la tutela brevettuale sono i fondamenti per competere. Con un fatturato superiore a 5 miliardi di Euro, oltre 13.000 dipendenti (circa 5.000 in attività di R&