ANKARA- Sarebbero 893 le persone che ogni anno muoiono in Turchia a causa della sperimentazione delle case farmaceutiche. A renderlo noto è il giornale inglese Independent, che dalle sue pagine denuncia i giganti farmaceutici, rei di aver ucciso quasi novecento turchi solo nel 2010.
La Turchia detiene il sesto posto in questa amara classifica. Il primo posto spetta all’India con 1700 morti accertati, ma la sperimentazione farmaceutica fino ad oggi ha mietuto 120mila vittime.
L’accurata indagine del giornale inglese ha rivelato molti dettagli raccapriccianti sugli esperimenti, tra cui “vi sono stati abusi” a seguito di disinformazione nei confronti delle “cavie”; per lo più cittadini analfabeti che hanno necessità di reperire liquidità.
Pfizer, Bristol Myers, PPD, Squibb, Amgen, Bayer, Eli Lilly, Quintiles, Merck KGaA, Sanofi-Aventis e Wyeth sono solo alcune delle più conosciute aziende che conducono tali esperimenti. Naturalmente la sperimentazione è strettamente regolamentata in Inghilterra e negli USA, da dove provengono le case farmaceutiche, e quindi queste imprese preferiscono condurla all’estero dove le norme tecniche-etiche hanno minori vincoli giuridici.
In India il ministro della Sanità pubblica Ghulam Nabi Azad, ha sottolineato come 10 società, che avevano protratto questi esperimenti dentro la suddetta nazione, avevano pagato un risarcimento di poco più di duemila e cinquecento euro ai parenti di sole di 22 vittime. Naturalmente i rimborsi erogati sono nettamente minori al danno e soprattutto non hanno interessato tutte le “cavie umane”.
Ma la Turchia sostiene che il Paese è uno dei “più regolamentati”, in materia di sperimentazione farmaceutica e il ministero turco della Salute ha affermato che ogni esperimento è stato supervisionato da parte delle autorità.
Ma il Dr. Cankat Tulunay capo del Clinical Pharmaceutics Foundation ha sottolineato che le indagini sono state guidate da persone con una limitata conoscenza ed una scarsa competenza. Tulunay ha inoltre avvertito che se continuasse così, la Turchia potrebbe perdere migliaia di cittadini proprio a causa di queste sperimentazioni, che continua a definire “non regolate”.