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Trieste. Quattro arresti per furto di farmaci oncologici nel febbraio 2019

Quattro arresti per il furto di farmaci all’Ospedale Maggiore di Trieste

Le misure sono state eseguite a Napoli. I medicinali rubati nel 2019 venivano venduti in Egitto, Francia e Turchia

di Anna Vitaliani – TGR RAI Friuli Venezia Giulia – 10 agosto 2020

Lo definisce senza esitazione crimine odioso perché a danno della sanità pubblica, dei malati più gravi. Il questore di Trieste Giuseppe Petronzi nel definire l’operazione congiunta della squadra mobile della polizia e del nucleo investigativo dei carabinieri che ha portato all’arresto a Napoli di quattro persone –  3 uomini e una donna tutte pregiudicate responsabili – per il furto di farmaci avvenuto nel febbraio del 2019 alla farmacia dell’Ospedale Maggiore di Trieste. 291 confezioni di medicinali oncologici rubati per un valore di 400 mila euro.

Gli inquirenti sono partiti dai fotogrammi delle videocamere di sorveglianza, quando due persone incappucciate si sono introdotte in ospedale, hanno forzato la porta taglia fuoco e portato via la merce a bordo di un’auto risultata noleggiata per il colpo.

I mandanti sono una società criminosa del napoletano, tra i quattro arrestati uno di loro, un uomo di 38 anni. In Lombardia invece aveva sede il gruppo di ricettatori – di nazionalità egiziana – che prendeva i farmaci per venderli in Egitto, Francia e Turchia. Su di loro stava già indagando la procura di Cremona. Sempre per furto di farmaci.


I fatti sono avvenuti nel febbraio 2019. Si tratta di S. C., classe ’81, residente a Napoli, ritenuto uno degli elementi di spicco dell’organizzazione delinquenziale, il quale si era occupato dell’organizzazione del furto, demandando l’esecuzione materiale del reato a A. S., classe ’56, residente a Melito di Napoli; P. A. L., classe’79, residente a Napoli; tratti in arresto lo scorso 15 luglio nonché di B. G., classe 56, residente a Melito di Napoli, tratto in arresto nel corso della mattina del 27 luglio 2020: tutti gravati da precedenti per reati contro il patrimonio.

Gli accertamenti sui transiti autostradali e l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza, hanno permesso di risalire ad una Fiat Punto intestata ad una società di noleggio, veicolo che, proveniente da Napoli, aveva raggiunto Trieste anche i precedenti 31 gennaio e 5 – 6 febbraio 2019, date dei verosimili sopralluoghi in previsione del furto.

Parallelamente è stata svolta un’accurata analisi dei tabulati telefonici, attività che, inizialmente, ha consentito di individuare le utenze radiomobili utilizzate per commettere il furto del 12 febbraio 2019. Nonostante la complessità dell’indagine, è stato individuato anche un gruppo di matrice egiziana sedente in Lombardia, deputato alla ricettazione dei farmaci al di fuori dai confini nazionali (Egitto, Francia e Turchia).

 

Redazione Fedaisf

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