I medici che partecipano a studi clinici finanziati dalle industrie farmaceutiche continuano a rispettare le linee guida, ma sono piu’ propensi a prescrivere i farmaci prodotti dall’azienda sponsor. Almeno quando si tratta di cure anti-asma. E’ la conclusione di un gruppo di esperti coordinato da Morten Andersen dell’Università della Danimarca del Sud di Odense, autori di una ricerca pubblicata sul numero di domani di ‘Jama’. L’analisi ha confrontato il comportamento di 10 medici che avevano condotto trial su farmaci anti-asma (per un totale di 5.439 pazienti) con quella di 165 ‘camici bianchi’ controllo, che non avevano condotto trial (59.574 malati assistiti). E’ risultato che l’uso di corticosteroidi aumentava dal 68,5% al 72,9% fra gli asmatici arruolati negli studi e dal 69,1% al 73,3% tra quelli non reclutati in alcuna indagine, a riprova che la partecipazione a un trial non condiziona piu’ di tanto l’aderenza alle linee guida. Ma i medici che avevano partecipato a un trial prescrivevano i medicinali prodotti dall’azienda sponsor in una percentuale superiore del 26% rispetto ai colleghi ‘controllo’. “La nostra analisi – commentano gli autori – conferma l’ipotesi secondo cui partecipare a uno studio finanziato da un’azienda farmaceutica ‘orienta’ le preferenze dei medici. I meccanismi alla base sono svariati, inclusi possibili casi di comparaggio, ma per capirne di piu’ bisognerebbe accedere a informazioni sui costi dei trial”.
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