Un fiume di più di 2.000 persone hanno riempito le strade di Treviso ieri sera al grido di «Giù le mani dai bambini». Una partecipazione sempre più vasta, come spiega la Tribunain edicola oggi a pagina 17, per protestare contro la legge appena approvata alla Camera sui vaccini obbligatori. Una varietà di persone con una varietà di pensiero: da chi si limita a contestare il numero troppo elevato dei vaccini obbligatori (10), a chi, invece, si scaglia contro la legge che ritengono un complotto di Big pharma ai danni dei bambini italiani.
«Manifestiamo contro questa legge perché prima di tutto toglie alle persone la libertà di scegliere la cura – spiega Ferdinando Donalto, presidente del Corvelva (Coordinamento veneto per la libertà vaccinale) – E poi dobbiamo ricordarci degli anni ’50, quando gran parte della letteratura sosteneva che fumare non faceva male. I medici facevano addirittura delle pubblicità consigliando che marca di sigarette fumare. Oggi chi la pensa diversamente tra l’altro viene addirittura radiato».
«Non c’è vigilanza farmaceutica sui vaccini. Io stesso ho fatto un esposto contro il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, perché sostiene che nessun bambino è mai morto per colpa di un vaccino. Io mi presenterò in tribunale con l’esito di un’autopsia su un bambino, che mette nero su bianco che la morte è avvenuta a causa del vaccino contro il morbillo», conclude Donalto.
Notizie correlate: Le ragioni dei No Vaxx. N.d.R.
“Perché non è giusto imporre i vaccini”
N.d.R.
Ma quel che non mi può entrare, è di questi signori medici; confessare che ci troviamo sotto una congiunzione così maligna, e poi venirci a dire, con faccia tosta: non toccate qui, non toccate là, e sarete sicuri! Come se questo schivare il contatto materiale de’ corpi terreni, potesse impedir l’effetto virtuale de’ corpi celesti! E tanto affannarsi a bruciar de’ cenci! Povera gente! brucerete Giove? brucerete Saturno?
His fretus, vale a dire [n.d.r.: fidandosi] su questi bei fondamenti, non prese nessuna precauzione contro la peste; gli s’attaccò; andò a letto, a morire, come un eroe di Metastasio, prendendosela con le stelle.
(Don Ferrante – I Promessi Sposi, cap. XXXVII – A.Manzoni)