Regolamento anche per la promozione di questi strumenti (da parte dei cosiddetti informatori) all’interno delle strutture ospedaliere.L’azienda sanitaria applica il nuovo regolamento anti corruzione all’interno del sistema provinciale. Vietato fornire informazioni ai rappresentanti, che vanno ricevuti in orari diversi da quelli di visita.
Nella delibera dell’azienda sanitaria si legge che per i dispositivi medici valevano le stesse regole per i farmaci (in vigore in realtà ormai da alcuni anni) ma non c’erano indicazioni precise in materia, come sarebbe previsto in realtà all’interno del piano aziendale anti corruzione. E ora ecco quindi le regole, anche perché – come si legge sempre nella delibera della direzione generale – per quanto riguarda i dispositivi medici l’attività di informazione all’interno delle strutture sanitarie ha “natura prevalentemente commerciale e non viene svolta direttamente dai produttori, ma dalle aziende distributrici”. Insomma non si tratta di “informazione scientifica” – sostiene l’azienda – e servono regole aziendali per garantire che le attività di rappresentanza di questi prodotti non interferiscano con le attività istituzionali, prevenendo anche possibili situazione di corruzione.
Infine è stabilito il divieto agli operatori sanitari di accettare regali, anche sotto forma di sconti o vantaggi pecuniari, salvo che siano di valore tracurabile e siano comunque inerenti all’attività professionale. Come già stabilito nelle norme deontologiche dei dipendenti la soglia del valore trascurabile è stata fissata in cento euro.
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