Nell’ambito dell’operazione “Canasta”, i Nas di Cagliari avevano denunciato farmacisti, informatori scientifici, rappresentanti di commercio, veterinari e allevatori. Il dirigente commerciale di un’azienda di Bertinoro era stato messo sotto accusa dai Nas di Cagliari
05/Aprile/2015 – Romagna Noi Forlì
Era finito nei guai nell’ambito di una operazione dei Nas su un presento traffico clandestino di medicinali destinati ad uso veterinario. Dopo otto anni, il giudice lo ha prosciolto perché il fatto non sussiste. Protagonista della vicenda è l’ex direttore commerciale di una azienda farmaceutica con sede a Bertinoro.
L’uomo, 61 anni, residente in provincia di Ferrara, era stato accusato di essere il tramite tra l’Emilia Romagna e la Sardegna di un traffico di medicinali, scaduti, contraffatti o anche di provenienza illecita che era destinati al bestiame dell’isola. Il caso aveva fatto scalpore all’epoca perché si era messo in evidenza il grave rischio per la salubrità di latte e prodotti derivati dal latte degli animali, ovini e bovini, trattati con simili farmaci, tanto che tra i reati ipotizzati c’era anche l’attentato alla salute pubblica.
Nell’ambito dell’operazione “Canasta”, i Nas di Cagliari avevano denunciato farmacisti, informatori scientifici, rappresentanti di commercio, veterinari e allevatori.
Le ipotesi di reato andavano dall’associazione a delinquere al falso, dalla somministrazione di medicinali in maniera pericolosa al commercio di sostanze alimentari nocive, dal commercio di medicinali guasti all’esercizio abusivo della professione fino al comparaggio (ovvero l’aver ricevuto compensi o sconti allo scopo di agevolare, con prescrizioni mediche veterinarie, la diffusione di specialità veterinarie).
Otto persone erano state sottoposte a misure cautelari e decine erano state le perquisizioni, 1500 invece le confezioni di medicinali sequestrate. Il centro dell’attività illecita sarebbe stato la Sardegna ma l’anello di congiunzione con il Paese era, secondo le accuse, il dirigente della ditta farmaceutica bertinorese.
Nel corso delle indagini il direttore era stato pedinato dai Nas durante i suoi spostamenti in Sardegna e suo carico emergevano anche i contenuti di alcune intercettazione oltre al fatto che parte dei medicinali oggetto d’indagine arrivavano dalla sua azienda.
Per l’uomo, il Pm del tribunale di Cagliari ,Guido Pani, aveva chiesto la condanna sostenendo che il suo ruolo era stato fondamentale nella associazione criminale. Il Gup invece, Lucia Perra, ha ritenuto valide le tesi della difesa (sostenuta dagli avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi del Foro di Rimini) che hanno portato all’assoluzione con formula piena del professionista.