La Conferenza delle Regioni si occuperà a ore dell’argomento: lo ha annunciato Enrico Rossi in aula
“E’ inaccettabile che in Italia, oggi, ci siano dei farmaci salvavita a pagamento. Sono farmaci contro il cancro o nuove medicine contro l’hiv o il diabete, vaccini contro il meningiococco o rimedi contro le malattie renali croniche. Purtroppo è un lascito del governo Monti. Il decreto Balduzzi del novembre 2012 forse voleva colmare il ritardo fra registrazione europea e messa in commercio in Italia, ma di fatto ha creato una sperequazione sociale, visto che l’elevato costo di questi farmaci fa sì che molti cittadini non possano usufruirne”.
Con queste parole il consigliere Mauro Romanelli, gruppo Misto, ha presentato la mozione sui farmaci salvavita sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale. “Ci domandiamo perché non è stato ancora posto rimedio a questa stortura”, ha chiesto Romanelli in qualità di primo firmatario. “Chiediamo alla Giunta di sollecitare il Governo per risolvere il problema in tempi brevi. Questi farmaci devono essere disponibili con immediatezza a prezzo convenzionato”.
Romanelli (SEL): “Soddisfazione per voto unanime ed impegno del Presidente Rossi”
E’ stata approvata oggi all’unanimità in Consiglio Regionale della Toscana una mozione, primo firmatario Mauro Romanelli di Sinistra Ecologia e Libertà, sulla vicenda dei farmaci salvavita a pagamento.
“Sono soddisfatto che su questa vicenda, segnalata da moltissimi cittadini, vi sia stata l’attenzione unanime di tutto il Consiglio Regionale: in Italia c’è un gap temporale troppo lungo tra quando un farmaco innovativo è registrato a livello europeo e la sua messa in commercio”. “E l’iniziativa del Governo Monti di permettere che tali medicine nel frattempo siano presenti in farmacia senza rimborso del Sistema Sanitario Nazionale, pur animata probabilmente da buone intenzioni, ha creato un’odiosa discriminazione tra cittadini ricchi e chi non può