Ieri, 3 aprile 2017, la Therabel GiEnne Pharma ha comunicato il licenziamento collettivo del proprio personale dipendente con la conseguente risoluzione del rapporto di lavoro di 86 unità a causa della cessazione dell’attività d’informazione scientifica e delle attività commerciali, amministrative e logistiche di supporto.
A fronte di tale situazione, continua il comunicato, valutata la prospettiva di un calo di fatturato e data la notorietà dei prodotti, la società non ritiene più necessaria l’attività d’informazione scientifica.
La società pertanto provvederà al licenziamento di 86 dipendenti, di cui 65 informatori scientifici del farmaco e 3 capi area.
La Società precisa che non sono previste attribuzioni patrimoniali differenti da quelle previste per legge o contratto.
Riunioni sindacali si svolgeranno la prossima settimana: lunedì a Milano, martedì a Roma, mercoledì a Catania.
Comunicato Licenziamento.collettivo.Therabel
N.d.R.
Mediolanum Farmaceutici, attraverso la sua controllata Neopharmed Gentili, ha acquisito lo scorso 3 febbraio Therabel Gienne Pharma, filiale italiana del gruppo olandese Therabel.
Il Dr. Glisenti, Responsabile Risorse Umane Mediolanum, fu incaricato di gestire l’acquisizione di Therabel. Il Dr. Glisenti fa sapere in un incontro il 27 marzo scorso con le RSU che l’acquisizione di Therabel non prevede integrazione con le altre società del gruppo.
Therabel viene considerata “economicamente debole”, che necessita di una razionalizzazione con “impossibilità di mantenimento della struttura” a partire dall’abbandono dell’informazione scientifica del farmaco. Questo comporterà “importanti problemi occupazionali” in merito ai quali ci saranno comunicazioni il 3 aprile nel corso di un incontro con le RSU (come riferisce e formalizza il comunicato di ieri).
Si prevede una struttura “snella e commerciale”. Oltre l’incontro del 3 aprile, se ne prevede un altro il 7. Nel frattempo voci di corridoio non confermate riferiscono di un ipotetico passaggio di una linea di ISF da Mylan a Mediolanum. Da una visura camerale fatta da un Collega risulterebbe che Mediolanum ha speso 60 milioni nel 2014 e 65 nel 2015 sotto la voce “altro”, senza specificare cosa sia altro.