Teva ha annunciato che taglierà 14.000 posizioni, sfoltendo la sua forza lavoro mondiale di oltre il 25%. Si tratta di 4.000 licenziamenti in più rispetto allo scenario prospettato in precedenza. L’obiettivo è risparmiare 3 miliardi di dollari di costi annuali, 1 miliardo di dollari in più rispetto a quanto stimato dagli analisti.
L’azienda è gravata da debiti per le difficoltà che incontra Copaxone, il suo farmaco più importante, a causa dell’ingresso dei generici sul mercato. Inoltre Il programma della società per lanciare farmaci generici è in fase di rallentamento. “Fondamentalmente, l’unica cosa che stiamo veramente proteggendo è il flusso di prodotti”, ha detto giovedì agli investitori il CEO di Teva.
Il produttore farmaceutico pensa, con queste manovre, di risparmiare 3 miliardi di dollari entro la fine del 2019. Si tratta di una grossa somma di denaro, considerando che la stima dei costi totale per quest’anno si aggira sui 16,1 miliardi di dollari. Teva si aspetta anche di risparmiare 700 milioni di dollari dalla ristrutturazione della società.
Le altre misure di contenimento
Il taglio dei posti di lavoro non è l’unica misura che Schultz sta attuando per ridurre i costi. La società infatti sospenderà anche il dividendo e continuerà a cercare opportunità per semplificare l’attività, riducendo ulteriormente le spese.
Ma Teva non eliminerà i prodotti farmaceutici attuali, ha detto Schultz; piuttosto si dedicherà a sviluppare di “tutto ciò che non sia direttamente collegato alle vendite di prodotti”, come, per esempio, la distribuzione. Anche i bonus del 2017 vengono annullati “a causa del fatto che i risultati finanziari dell’azienda sono significativamente inferiori a quanto previsto per quest’anno”, ha affermato.
Teva ha abbassato le stime tre volte quest’anno, in due occasioni di cifre superiori al miliardo di dollari. Il nuovo piano di ristrutturazione darà un duro colpo ai generici. Teva intende modificare i prezzi e produrre in maniera discontinua. Questo velocizzerà le chiusure e le cessioni di “un numero significativo” di impianti di produzione negli Stati Uniti, in Europa, in Israele e nei mercati emergenti.
Daily Health Industry – 15 dicembre, 2017
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