Crisi Teva Nerviano, trattative in corso: futuro in bilico per 350 dipendenti
La speranza arriva dall’impianto di Bulciago dove il subentro di una nuova proprietà ha riportato al lavoro oltre un centinaio di lavoratori. La posizione dei sindacati e della Regione Lombardia
LN Alto milanese – 25 gennaio 2022
Dopo quasi un anno dall’annuncio della crisi dell’azienda farmaceutica il futuro per i 350 lavoratori nervianesi non è ancora chiaro. Di certo, fa ben sperare l’annuncio del subentro di un nuovo soggetto nel lecchese. Si tratta dell’importante gruppo chimico farmaceutico Flamma (n.d.r: acronimo di Fabbrica Lombarda AmminoAcidi) presente dal 1950 in Italia, Cina e Usa, che darà continuità al sito produttivo reimpiegando tutti i lavoratori ancora in forza e in cassa integrazione.
La transizione in atto a Bulciago aveva portato speranze anche a Nerviano, ma sembra che la nuova azienda non sia interessata al sito milanese, gelando di fatto le speranze di centinaia di famiglie. Fra i problemi legati alla multinazionale israeliana, anche quelli emersi in tribunale negli States settimane fa. Per la prima volta un’azienda farmaceutica è stata giudicata responsabile di aver contribuito alla crisi sanitaria degli oppioidi negli Stati Uniti. La Teva Pharmaceuticals ha minimizzato i potenziali rischi dei propri farmaci antidolorifici , ma il colpo non giova certo al sito nervianese.
Fonte il Giorno – 30 gennaio 2022 estratto
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