Televisita utilizzata dal 43% dei professionisti nell’ultimo anno.
Indagine del Centro studi Fimmg: sette medici di famiglia su dieci pronti per la telemedicina
L’uso della telemedicina appare consolidarsi tra i Medici di Medicina Generale
Comunicato stampa FIMMG – 23 maggio 2024
Questo è quanto emerge da un”indagine condotta dal Centro Studi della
Le soluzioni di televisita sono state utilizzate dal 43% del campione nell”ultimo anno (vs il 41% del 2023 e il 20% del 2022); la telerefertazione dal 41% (vs il 40% del 2023 e il 14% del 2022); il teleconsulto con specialisti dal 34% (vs il 31% del 2023 e il 13% del 2022). Molto elevate sono le percentuali di coloro che dichiarano di voler utilizzare in futuro queste risorse (il 73% del campione la televisita, il 79% la telerefertazione, il 91% il teleconsulto).
L’adozione di piattaforme per la gestione dei percorsi di cura, invece, sembra essere un fenomeno ancora non molto diffuso, probabilmente in relazione alla incompleta implementazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali – AFT, che dovrebbero costituire l”ambito dove sviluppare naturalmente tali iniziative: il 64% del campione non le utilizza; il 63% di chi le utilizza riferisce circa una loro integrazione con il DB del gestionale di studio.
Il FSE è stato utilizzato nell”ultimo anno dal 48% del campione per finalità di cura/prevenzione. Tra i motivi che vengono addotti da chi non lo ha utilizzato sono riportati l”impossibilità ad accedervi (13% del campione), non sapere come fare per accedervi (per il 12%), la scomodità di utilizzo e l”eccessivo tempo richiesto (per l”11%).
Il 59% del campione sarebbe interessato ad utilizzare soluzioni di AI generativa per supporto alle decisioni riguardanti scelte di diagnosi o trattamento; il 55% per elaborare piani/percorsi di cura personalizzati. Molto forte è la convinzione che l’AI potrà supportare il medico ma non lo potrà sostituire in nessuna delle proprie attività cliniche (in una scala di condivisione da 1 a 10, vota da 7 a 10 il 78% del campione); il 66% condivide che l”AI permette di monitorare i pazienti cronici in modo altrimenti insostenibile, considerando la numerosità dei pazienti gestiti dal medico; il 62% afferma però che l”AI rischia di sbagliare in situazioni delicate, come valutare condizioni di emergenza.
Il 34% del campione afferma di aver consigliato App per la salute ai pazienti nell”ultimo anno; il 36% di questi riferisce anche di aver ricevuto dati raccolti da tali App e di averli utilizzati.
“Le soluzioni tecnologiche riferibili alla telemedicina costituiscono oramai un patrimonio consolidato dei Medici di Medicina Generale italiani” – afferma Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi e dell”Area ICT della FIMMG – “Il
“Se lo scorso anno il fenomeno dell”Intelligenza Artificiale Generativa assumeva quasi il carattere di bolla mediatica, oggi è ormai evidente come la sensibilità sul tema sia aumentata tra i medici, che l”hanno già ampiamente utilizzata per la ricerca di informazioni scientifiche” – afferma Chiara Sgarbossa, Direttrice dell”Osservatorio Sanità Digitale – “È inoltre molto elevato l”interesse dichiarato dai medici a utilizzare in futuro questa tecnologia, a fronte di diversi benefici riconosciuti, come la possibilità di migliorare l”accuratezza e la personalizzazione delle cure”.