Più di 12 milioni di franchi sono stati versati nel 2017, anche nell’anonimato. La denuncia: “Questo influisce sulle prescrizioni”
L’industria farmaceutica ha versato nel 2017 ai medici svizzeri un totale di 12,5 milioni di franchi [N.d.R.: 11 milioni di euro]. Sebbene le cosiddette società “Big Pharma” abbiano deciso nel 2016 di rendere pubblico l’ammontare delle cifre versate, come rileva RTS, il sistema è ancora lontano dalla trasparenza. Ai medici infatti è ancora permesso ricevere denaro restando nell’anonimato.
La Federazione dei medici svizzeri (FMH), da parte sua, riconosce il rischio di conflitto d’interessi, apprezza gli sforzi di trasparenza e incoraggia i medici ad uscire allo scoperto, ma non contesta i versamenti: la partecipazione ai convegni organizzati dall’industria, afferma l’FMH, “contribuisce alla diffusione del sapere”.
“Il sistema ha chiaramente un’influenza sulle prescrizioni. – denuncia invece Anne Chailleu, vicepresidente dell’associazione francese Formindep – Ma il problema è nella mancanza di controlli”. L’Ufficio federale della sanità, dal canto suo, ha annunciato di voler limitare i compensi ad un massimo di 300 franchi a partire dal 2020.
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