Chi li produce finanzia chi ha elaborato il Piano di Prevenzione Nazionale Vaccinale
Andrea Faedda – Curato da Massimo Calamuneri Pubblicato il: 10 giugno 2017 blasting news
Chi produce #vaccini finanzia le società che hanno elaborato il Piano di Prevenzione Nazionale Vaccinale 2017-2019. E’ questo che è emerso dal servizio de “La Gabbia Open” andato in onda su “La 7″ il 31 maggio scorso. Al Congresso di Pediatria tenutosi a Napoli dal 29/05 al 01/06, i medici partecipanti erano ovviamente interessati a conoscere le promozioni dei farmaci (presenti nei vari padiglioni delle aziende produttrici), da prescrivere ai propri pazienti. Fra le case farmaceutiche presenti [VIDEO], c’erano anche quelle creatrici di vaccini come i colossi internazionali Merck e Pfizer. Dalle indagini, è stato scoperto che essi hanno contribuito al finanziamento (cifre vicine ai 100.000 euro) di chi ha varato il suddetto Piano di Prevenzione Nazionale del Ministero della Salute, ovvero le quattro più importanti associazioni mediche italiane, fra cui c’è anche la Sip (Società Italiana di Pediatria).
Il quadro creatosi ha fatto così scattare l’allarme del possibile conflitto d’interessi tra chi produce i vaccini e appunto le associazioni mediche, perchè chi li fabbrica ha finanziato chi dovrebbe lanciarli sul mercato.
Per Alberto Villani (Presidente Sip), non c’è niente di strano
«Non c’è niente di cui nascondersi o vergognarsi in tutto questo», ha affermato ai microfoni il Presidente della Sip, Alberto Villani, «Anzi le partnership dovrebbero essere rinvigorite. Conflitto d’interessi? Per quale motivo un’azienda non dovrebbe contribuire? Promuovere un prodotto non significa promuovere qualcosa che non va. Ed il discorso sui vaccini, non è assolutamente da pensare che sia un business». Di fronte a una dichiarazione del genere però, molti potrebbero però storcere il naso, dal momento che ci sono società che fatturano dai 5 ai 6 miliardi di dollari l’anno, solo per la vendita di vaccini.
Il controparere
In questo senso infatti, sono importanti le parole di Raffaele Cantone, Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione: «Il conflitto d’interesse esiste e stiamo cercando di porvi fine.
Chiaro che ci deve essere un collegamento fra ricerca e farmacologia. La ricerca serve ad individuare nuovi farmaci e a stimolare le attività scientifiche, ma tutto questo va fatto con regole trasparenti, senza prescrizioni indebite per favorire chi produce farmaci». Dall’inchiesta condotta poi, s’è presunto che a beneficiare di questi soldi ci sarebbero anche le fondazioni politiche, ma per mancanza di elementi non è stato possibile proseguire con le indagini.Ad ogni modo, è affiorato che la stragrande maggioranza delle istituzioni di partito hanno posto un mistero sull’entità e l’origine del proprio denaro. «Reticenza sulle cifre? Noi purtroppo non abbiamo una normativa accettabile», continua Cantone, «Le fondazioni e le associazioni, sono regolate dal codice civile come se si trattassero di organizzazioni no profit, per cui c’è bisogno assoluto di una regolamentazione soprattutto per quelle fondazioni che si occupano di attività economiche e politiche per evitare meccanismi pericolosi come i conflitti d’interessi e quindi fatti di #corruzione.
Chi finanzia infatti, potrebbe avere un doppio scopo per cui è giusto restare molto vigili». #ministerodellasalute
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Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73
Il “decreto-legge prevenzione vaccinale”. I nuovi obblighi vaccinali (PDF 386.7 Kb)