Il dato emerge dagli studi di settore, gli ultimi appena elaborati che si basano sulle dichiarazioni dei redditi 2012 sull’anno di imposta 2011: i farmacisti, insieme ai notai, sono quelli che pagano più tasse. Se, infatti, nel 2012 il reddito medio dei professionisti, che sostengono la media dei redditi negli studi di settore, è di 49.900 euro, con un +0,8% rispetto all’anno precedente, le farmacie sono al top con 103.400 euro. Un dato colto al volo dai rappresentanti delle parafarmacie che per voce del presidente Giuseppe Scioscia parlano di «paradossale perseveranza della politica italiana a voler tutelare certe rendite di posizione oramai non più sostenibili. Non abbiamo nulla contro i redditi top delle farmacie», precisa Scioscia. «È piuttosto la chiusura della categoria verso ogni forma di liberalizzazione del sistema del farmaco a essere sospetta: un tentativo fin troppo palese di non voler vedere scalfita nemmeno una virgola della propria fetta di mercato. Una resistenza francamente oramai non più sostenibile» conclude.
5 giugno 2013 – Farmacista33