La spesa farmaceutica per acquisti diretti, o spesa ospedaliera, nel 2022 andrà oltre il tetto programmato per
Circa la metà dell’importo, cioè 1,10 -1,15 miliardi, dovrà essere ripianata dalle aziende farmaceutiche. La stima è di IQVIA, il provider di dati e analisi in ambito sanitario e farmaceutico. Il tetto di spesa per l’acquisto diretto di farmaci per il 2022 dovrebbe essere intorno a 9,6 miliardi di euro, ossia il 7,8% del Fondo sanitario nazionale (Fsn).
Tuttavia, si prevede che la spesa per acquisti diretti sarà intorno a 11,8-11,9 miliardi di euro (in aumento di circa il 5% rispetto al 2021). Lo sfondamento aumenterà quindi di circa il 10% rispetto al 2021, nonostante l’aumento di 2 miliardi del Fsn e l’incremento della percentuale del Fondo dedicato alla spesa farmaceutica diretta, passato da 7,65% a 7,8%.
Sono esclusi da questo computo i farmaci innovativi e innovativi oncologici che, da quest’anno, rientrano in un unico fondo separato da 1,1 miliardi di euro, che vede un aumento di 100 milioni di euro (da 500+500 milioni a 1,1 miliardi) e non è previsto in questo caso alcun sforamento.
La spesa convenzionata (per farmaci su ricetta SSN) è prevista, infine, in leggera crescita (tra lo 0,5% e 1,5%), arrivando tra i 7,9 e gli 8 miliardi.
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