30 Luglio 2012 – 20:46
(ASCA) – Roma, 30 lug – Il Governo ha fatto un passo indietro sulla questione dei farmaci cosiddetti ”griffati”. Nel maxiemendamento che comprende i decreti sulla spending review e sulla dismissione del patrimonio pubblico e’ stata inserita la possibilita’ per il medico di indicare nella prescrizione, oltre al principio attivo, una specifica marca.
Si legge infatti, nel capitolo relativo alla sanita’, che il medico e’ si’ tenuto a ”indicare nella ricetta del Servizio sanitario nazionale la sola denominazione del principio attivo del farmaco”, ma ”ha facolta’ di indicare altresi’ la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo”. Questa indicazione, con le modifiche apportate oggi, ”e’ vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilita”’.
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