lunedì 30 luglio 2012 17:14
ROMA, 30 luglio (Reuters) – L’operazione di lobbying delle case farmaceutiche rallenta l’esame del decreto legge sulla revisione della spesa nell’aula del Senato.
Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, il governo non ha ancora depositato il maxiemendamento sul quale porrà la questione di fiducia per via del confronto ancora in atto su due delicati capitoli del decreto: il taglio alla spesa farmaceutica e l’obbligo di prescrivere il solo principio attivo nelle ricette mediche.
Una conferma parziale arriva dal sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Antonio Malaschini, che ha chiesto e ottenuto di sospendere la seduta fino alle 18,00.
Nel testo licenziato dalle commissioni il decreto aumenta al 2,25% dall’1,82% lo sconto obbligatorio che le farmacie praticano nei confronti del servizio sanitario nazionale. Per le aziende farmaceutiche lo sconto passa al 4,1% dall’1,83%.
Inoltre, il decreto obbliga il medico che cura un paziente per la prima volta a indicare nella ricerta solo il principio attivo contenuto nel farmaco. Se invece decide di prescrivere uno specifico medicinale, il medico deve giustificare la scelta con una "sintetica motivazione scritta".
Spending review. Inizia l’esame in Aula. Attesa la fiducia. Possibile maxiemendamento
L’Assemblea dei senatori ha iniziato stamani la discussione sul testo approvato venerdì notte dalla Commissione Bilancio. Ma si parla anche di un maxiemendamento del Governo sul quale sarà posta la fi