La Spagna dimezza l’Iva sulle compravendite di case. Il Governo spagnolo del premier Josè Luis Zapatero ha approvato oggi tre nuove misure antideficit e per la ripresa dell’attività economica. Dopo una riunione straordinaria del consiglio dei ministri, l’esecutivo ha deciso una riduzione temporanea, fino al 31 dicembre, dell’Iva sulla vendita di case nuove, dall’8% al 4%, una modifica delle procedure di pagamento dell’imposta sulle grandi società e una riforma della normativa sulla spesa farmaceutica.
Le misure dovrebbero aumentare le entrate quest’anno di 2,5 miliardi grazie alla riforma dell’imposta sulle grandi società e ridurre la spesa di 2,4 miliardi con la modifica della spesa farmaceutica. La riduzione temporanea dell’Iva sull’acquisto di alloggi nuovi deve permettere, ha spiegato il portavoce dell’esecutivo, Josè Blanco, di ridurre l’importante stock di case lasciato dall’esplosione della bolla immobiliare e permettere un rilancio dell’attività e dell’occupazione in questo settore.
Le tre nuove misure saranno sottoposte la settimana prossima con un decreto legge al Congresso dei deputati, che si riunirà d’urgenza, e davanti al quale riferirà il premier Zapatero. Il ministro dell’economia, Elena Salgado, ha aggiunto di prevedere che la misura avrà un effetto positivo anche in termini di entrate pubbliche in quanto "una casa che non si vende produce una Iva zero". Per la Salgado la caduta delle vendite immobiliari è stata maggiore di quello che era ragionevole attendersi.
Più nello specifico, la modifica delle procedure di pagamento dell’imposta delle grandi società prevede un anticipo dei pagamenti e un rinvio di alcune restituzioni per le società con un fatturato superiore ai 20 milioni annuali. Sarà in applicazione dal 2011 al 2013.
Mentre la riforma della normativa sulla spesa farmaceutica prevede che i medici possano segnare nelle prescrizioni solo i nomi delle componenti attive dei medicinali nelle prescrizioni e che i farmacisti dovranno fornire in ogni caso il medicinale meno caro.
Il probabile aumento dell’uso di generici dovrebbe far risparmiare alle Comunità autonome (regioni) spagnole, responsabili della spesa medica, 2,4 miliardi di euro ogni anno e ai cittadini 167 milioni. Nonostante le misure extra prese dal Governo spagnolo, la Borsa di Madrid, in linea con le altre europee, perde ancora il 2,37% in attesa dell’apertura di Wall Street.
Di Francesca Gerosa – 19/08/2011