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Spagna. Boehringer Ingelheim accusata di aver sottratto informazioni sanitarie riservate per interferire sulla gestione clinica dei professionisti della salute

La Procura di Barcellona ha iniziato un’indagine sulla sottrazione di dati da parte di Boehringer Ingelheim

martes , 25 de abril de 2017 Catalunya press

I dati, presumibilmente sottratti illegalmente dalla corrispondenza dei servizi sanitari, sono relativi ai pazienti ed ai nomi del personale e alla gestione delle informazioni sanitarie riservate, di proprietà dei Comuni della Andalusia e Estremadura . Ora è il Procuratore Provinciale dell’Ufficio di Barcellona incaricato di indagare i fatti e individuare le possibili responsabilità penali per una presunta violazione della legge sulla protezione dei dati. Sembra che la società abbia potuto usare queste informazioni per fare pressione in contrasto con i criteri di efficienza e di gestione clinica dei professionisti della salute, con l’obiettivo di interferire nelle politiche sanitarie.

Risultati immagini per aempsSecondo fonti investigative, la farmaceutica Boehringer Ingelheim ha cercato di influenzare, attraverso il suo Dipartimento delle Relazioni Istituzionali su un “allerta” della Foos and Drugs Administration (FDA) americana del rischio di acidosi diabetica derivante dal trattamento con uno dei prodotti della ditta tedesca: il linagliptin. L’avviso invita a rivedere i trattamenti farmacologici SGLT2 (dapagliflozin, CANAGLIFLOZIN o Empagliflozin) e valutare se sono in relazione ad un aumento della malattia in pazienti con diabete di tipo 2.

È per questo che la Sanità Andaluza ha inviato ai centri sanitari un elenco dei medici di tutti i pazienti diabetici che sono stati trattati con uno di questi farmaci, in modo che essi possano fornire informazioni específiche. Questa informazione è giunta nelle mani di Boehringer Ingelheim che, mediante posta interna, avrebbe esercitato lavoro di lobby per una presunta “discriminazione e ingiustizia” rispetto ad altri prodotti concorrenti.

Ma l’avviso riguarda non solo questi farmaci, ma tre principi attivi che sono contenuti anche in altri prodotti di altre marche, come è stato segnalato dalla Agenzia spagnola per i medicinali e prodotti sanitari (AEMPS). Ora tutto è nelle le mani del Procuratore dell’Ufficio di Barcellona in quanto la società ha sede a Barcellona. 

Redazione Fedaisf

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