09 AGO – “L’analisi – afferma Angelo Testa, presidente dello Snami – che viene riportata per dimostrare che prescrivere un pezzo a ricetta porta al risparmio è puerile e denota l’assoluta non conoscenza della materia di chi fa proposte del genere”.
“Se un paziente ha necessità di una compressa al giorno per l’ipertensione – spiega – e la confezione ne contiene 14, il farlo tornare dopo 2 settimane per un’ulteriore prescrizione significa zero risparmio in termini economici per il SSN, punizione per il cittadino che deve recarsi nuovamente dal medico per la ulteriore prescrizione, disagi per tutti i pazienti per il raddoppiarsi dei tempi di attesa in sala d’aspetto, lavoro doppio del medico per l’aumento della burocrazia. A meno che chi ha intravisto il risparmio da un’operazione del genere abbia pensato che si spenda meno quando si valutano i parziali di una spesa o accada che i pazienti per stanchezza ritardino l’approvvigionamento dei farmaci che assumono o ancor di più che per disperazione qualcuno rinunci”.
“Peccato – conclude – che stiamo parlando di persone da curare e di possibili barriere di regime attraverso percorsi intricati ai bisogni di salute della popolazione. Non siete stati in grado di governare e vi siete fatti commissariare dai tecnici. Non fate altri danni cercando di fare i tecnici senza averne le capacità!”.
09 agosto 2012
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