Martini, per medici famiglia controlli pressanti. "Note Aifa, piani terapeutici, controlli da parte di Asl e, peggio ancora, della Guardia di finanza che verifica le prescrizioni giudicandole con criterio aritmetico". A lamentare il peso dei controlli nell’attività del medico di famiglia è il presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Mauro Martini. "Stiamo sicuri – continua Martini – che con una doppia deviazione dallo standard di spesa, al malcapitato medico di medicina generale, presunto iperprescrittore, arriverà un bel plico da parte della Corte dei Conti, contenente un invito alle controdeduzioni entro 60 giorni". La conseguenza è l’applicazione, dice il medico, di un concetto anomalo di medicina difensiva che non deve più difendersi, appunto, dalle accuse di cosiddetta malpractice da parte dei pazienti, ma dai controlli degli enti finanziari. Martini ha auspicato anche una più stretta collaborazione tra medici di famiglia e specialisti per regolarizzare le prescrizioni e facilitare gli adempimenti burocratici. "Sappiamo – conclude Martini – che prescrivere di più significa talvolta ospedalizzare meno e quindi diminuire i costi. La prevenzione ha un costo, e non ci risulta che le autorità sanitarie abbiano condotto studi di vera farmacoeconomia che dicano che la prescrizione adeguata di farmaci riduce patologia e complicanze e, conseguentemente, abbatte i costi dovuti ai ricoveri". Da Doctornews 27-10-07
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