Gli informatori scientifici del farmaco "sono sempre più sottoposti a un ricatto occupazionale, che trasforma la natura stessa del loro rapporto di lavoro". Da informatori a ‘piazzisti’, in pratica. Lo ha sottolineato Carmelo Carnovale, segretario nazionale Slf (Sindacato lavoratori dell’industria farmaceutica-Cobas lavoro privato), nel suo intervento a un convegno sul rapporto fra industria farmaceutica e informazione medico-scientifica.
"Attualmente la normativa dispone che l’attività degli Isf sia svolta esclusivamente per informare il medico sui farmaci. L’Isf non è quindi un agente di vendita. Ma chi non vede che il settore sta andando verso questo pericoloso crinale?". Carnovale ipotizza addirittura "un ‘progetto eversivo’ delle aziende”. Sulla base di alcuni elementi: “Mobbizzare i dipendenti perché non producono le vendite di farmaci attese, o indurre gli Isf a devolvere parte della retribuzione per promuovere le vendite; osteggiare le lavoratrici madri’’ dice. Un progetto che "mira anche a eliminare con ogni mezzo qualsiasi ostacolo. Si va dai singoli informatori, il cui contratto potrebbe essere venduto, ceduto, prestato, all’eliminazione delle Rsu con il trasferimento dei delegati più combattivi in una linea che viene poi venduta o dichiarata soppressa per necessità strategica dell’azienda".
Adelisa Maio- PharmaKronos 26 maggio 2010