«Vanno rimossi gli ostacoli burocratici che impediscono ai medici di famiglia di prescrivere terapie innovative di comprovata efficacia e sicurezza». E’ la considerazione con cui la Simg (Società italiana di medicina generale) plaude all’emendamento Gelli-Marazziti alla Legge di Bilancio che autorizzerebbe i mmg a prescrivere farmaci di ultima generazione per diabete o Bpco.
«Questa facoltà ci è stata finora preclusa a causa di decisioni prive di senso logico, clinico ed economico» spiega il presidente della Simg, Claudio Cricelli (foto) «impedendo così ai medici di medicina generale anche l’accesso all’informazione scientifica e alla conoscenza sui farmaci innovativi. Il nostro auspicio è che la proposta sia approvata dal Parlamento e applicata quanto prima in modo uniforme su tutto il territorio nazionale».
L’emarginazione dei medici del territorio dalla prescrizione degli innovativi, ricorda ancora la Simg, genera problemi e difficoltà a circa il 70% dei malati cronici, che trovano complicato l’accesso ad alcune terapie. «Il nostro carico professionale» continua Cricelli «deve invece essere sempre più focalizzato sul governo e sulla gestione delle cronicità, sfruttando anche il rapporto fiduciario e privilegiato che abbiamo con i cittadini.
Tra le cure primarie e quelle specialistiche si devono creare nuovi collegamenti volti a migliorare e ottimizzare l’assistenza. L’emendamento Gelli-Marazziti va proprio in questa direzione e per questo lo sosteniamo fortemente».
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