Hanno vinto i sì. Dopo 45 giorni di presidio e quasi 4 di voto i lavoratori hanno deciso di firmare l’accordo ipotizzato il 22 febbraio dai vertici della società e dalle organizzazioni sindacali. Dei 1438 aventi diritto hanno votato 1186 persone: 828 i sì (69,8%), 343 i no (28,9%), 6 le schede bianche e 9 quelle nulle. “La RSU, preso atto dell’esito della consultazione svolta, dichiara rientrato lo stato di agitazione e revoca gli scioperi indetti”, hanno comunicato i sindacati al termine dello spoglio, comunicando anche che “con l’accettazione dell’ipotesi di accordo da parte dei lavoratori, ritiene necessario attivare immediatamente i tavoli di confronto sulle tematiche aperte”. La guerra tra i dipendenti e l’azienda farmaceutica è quindi finita, anche se non per tutti. Delusi infatti i fautori del no, che temono che – togliendo il blocco alla produzione – si sia decretata l’anticamera del licenziamento per chi ha già ricevuto la lettera di cassa integrazione. Di diverso avviso i sindacati, i quali credono che solo attraverso un’intesa con la società questa possa davvero pensare ad un piano di rilancio serio. Il Pala-Tau, così era stato denominato il piazzale antistante lo stabilimento della Sigma Tau, sarà quindi svuotato in queste ore e già da domani la produzione riprenderà verso la normalità.
1 marzo 2012