Manifestazione dei colleghi in sostegno della lavoratrice lasciata a casa senza preavviso. La sua funzione è stata esternalizzata
Rho (Milano), 3 novembre 2017 – Convocata dalla direzione aziendale per “bere un caffè insieme” e dopo qualche minuto licenziata. “Mi hanno consegnato la lettera e sono stata accompagnata fuori dai cancelli“. Cinquantuno anni, mamma separata con tre figli, di cui due ancora minorenni, Anna Palmabella dopo 33 anni e 8 mesi di lavoro alla Sicor-Teva Italia di Rho, azienda del settore chimico-farmaceutico, è stata licenziata senza nessun preavviso e senza nessuna comunicazione alle Rsu. Motivo? La sua mansione di impiegata nell’ufficio personale è stata soppressa, o meglio, esternalizzata.
Le organizzazioni sindacali e le Rsu hanno indetto uno sciopero di 8 ore e giovedì mattina hanno fatto un presidio di protesta davanti ai cancelli di via Terrazzano.
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Scioperi di 8 ore negli stabilimenti di Rho e Bulciago, di 4 ore nello stabilimento di Santhià, blocco delle prestazioni straordinarie a Caronno. Sono queste le iniziative che hanno interessato nelle ultime ore gli stabilimenti del Gruppo israeliano Sicor Teva.