Obiettivo ridurre del 2% la spesa del settore farmaceutico passando dal 13,1% al 11,3. Firmato il decreto che impone ai medici di famiglia la riduzione delle prescrizioni dei farmaci più diffusi. Ma questo forse non basterà e così anche gli ospedali dovranno limitare l’acquisto di medicinali.
29 MAR – Su mucolitici, farmaci contro idiabete, colesterolo, ipertensione, antibattericie reflusso gastrico la regione Sicilia ha deciso, per ridurre la spesa farmaceutica, di dare una stretta. E così Lucia Borsellino, Assessore regionale alla salute, ha firmato un decreto che impone ai medici di famiglia la riduzione, già a partire dai prossimi giorni, delle prescrizioni di alcune delle medicine più diffuse per arrivare a fine anno ad una riduzione degli sprechi.
Il taglio, da quanto si apprende, è stato imposto dal governo nazionale che ha fatto presente al governatore Rosario Crocetta che la sua regione deve ridurre la spesa per farmaci passando dal 13,1 al 11,3%. In pratica entro la fine dell’anno la Sicilia dovrà tagliare sprechi per un totale di oltre 100 milioni. Le misure previste con il decreto prevedono un risparmio, grazie all’operazione legata ai medici di famiglia, di 53 milioni e in più si prevede che anche gli ospedali diano un taglio all’acquisto di medicine per altri 50 milioni.
D’altronde è la stessa Borsellino a riconoscere che la spesa siciliana pro-capite è fra le più alte tra quelle in Italia: 180 euro contro una media di 150 e per questo in regione hanno “monitorato – fa sapere l’Assessore – i consumi in cui si registrano le maggiori differenze e fornito indicazioni per migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni”. Aumenteranno conseguentemente anche i controlli sulle ricette.
Chiamati a collaborare in questa fase sia i manager delle Asp ma anche le principali associazioni di categoria per individuare i target mensili che dovranno essere affidati ai Mmg. Chi, tra i Mmg, esce dal target concordato potrebbe essere sanzionato come i manager pubblici. Ogni mese verrà monitorato il rispetto dei limiti.