Il presidente dell’Ordine dei medici sosteneva presunte irregolarità nelle procedure di verifica, seguite dall’Asp, nei confronti dei 937 medici di medicina generale e specialisti ambulatoriali della provincia di Catania, in relazione ai casi di iperprescrizioni di farmaci per l’osteoporosi.
Nel suo esposto, il presidente dell’Ordine dei medici sosteneva presunte irregolarità nelle procedure di verifica, seguite dall’Asp, nei confronti dei 937 medici di medicina generale e specialisti ambulatoriali della provincia di Catania, in relazione ai casi di iperprescrizioni di farmaci per l’osteoporosi.
Nell’ordinanza il Gip, a seguito dell’udienza camerale celebrata con la partecipazione del dr. Luca, assistito dall’avv.
L’ordinanza del Giudice chiude le porte anche all’ipotesi, avanzata dal presidente dell’Ordine dei medici, di trattamento illecito di dati sensibili, posto in essere dall’Asp di Catania.
In merito, l’ordinanza è molto chiara: «i dati personali oggetto del presente procedimento constano essere stati trattati nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche e non risultano elementi per poter affermare che si sia prodotto un “nocumento” a carico dei soggetti interessati».
Da tutto ciò discende l’infondatezza della notizia di reato segnalata ai giudici dal presidente dell’Ordine di medici, riguardo sia a presunte irregolarità procedurali, sia all’illecito trattamento dei dati sensibili che sarebbero stati posti in essere dall’Asp di Catania nel caso in oggetto.
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