Federchimica, Farmindustria e sindacati: agevolare l’applicazione delle misure emergenziali del Governo, ma limitare l’impatto su trattamenti economici e occupazione
Redazione Aboutpharma – 13 marzo 2020
Se lo smart working non è praticabile, le aziende del settore chimico-farmaceutico potranno modificare rapidamente gli orari settimanali utilizzando anche ferie, permessi e riposi. Ad affermarlo è una nota congiunta di Federchimica, Farmindustria e organizzazioni sindacali del settore.
Nel settore chimico-farmaceutico…
“L’obiettivo – spiegano le parti sociali – è agevolare una rapida ed efficace applicazione delle nuove misure funzionali a contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, limitando contestualmente l’impatto negativo su trattamenti economici e occupazione”. Dunque, “in assenza di condizioni per attivare gli strumenti forniti dalla legge o di necessità del loro utilizzo esclusivo per la prosecuzione della normale attività lavorativa, quando non sia possibile lo smart working, si potrà ricorrere in tempi rapidi a modifiche della distribuzione dell’orario settimanale utilizzando anche ferie, permessi, riposi ed altri istituti contrattuali”. Le parti sociali auspicano anche “la corretta, completa e tempestiva informazione e il coinvolgimento di tutte le figure aziendali competenti in relazione ai propri ruoli e compiti”.
… garantire imprese e lavoratori
La nota congiunta riconosce “gli sforzi che le imprese e i lavoratori stanno affrontando” e sottolinea la necessità di “continuare a garantire la salute, la sicurezza dei lavoratori, la produzione e l’occupazione del settore”. Fermo restando l’auspicio “che si realizzino quanto prima tutti gli annunciati interventi legislativi necessari per supportare imprese e lavoratori”.
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Cgil, Cisl, Uil: sottoscritto con Governo “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”
Roma, 14 marzo – Questa mattina, presso la Presidenza del Consiglio, Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto con il Governo e le parti datoriali un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. (Scarica il protocollo)
È un risultato molto importante in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. La salute di chi lavora è per noi un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva.
L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Nell’accordo è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo è importante che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta.
Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese.
Importante è la sottoscrizione del testo da parte del Governo che, per quanto di sua competenza, favorirà la piena attuazione del protocollo.
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