Ė presente al Senato il ddl n. 613 d’iniziativa dei senatori CARDIELLO (PdL, primo firmatario), SIBILIA, VILLARI, DE SIANO, Eva LONGO, FASANO, AMORUSO, RAZZI, LIUZZI, FAZZONE, ALICATA e MUSSOLINI “Nuova regolamentazione delle attività di informazione scientifica farmaceutica e istituzione dell’albo degli informatori scientifici del farmaco”. Assegnato alla 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita’) in sede referente il 17 luglio 2013. Annuncio nella seduta pom. n. 70 del 17 luglio 2013.
Pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 2ª (Giustizia), 5ª (Bilancio), 7ª (Pubbl. istruzione), Questioni regionali (aggiunto il 31 ottobre 2013; annunciato nella seduta n. 134 del 5 novembre 2013).
L’ex senatore Antonio Tommassini, ex Presidente della Commissione e ex ginecologo, è un pregiudicato essendo stato condannato in via definitiva a tre anni per falso in certificazione per aver alterato una cartella clinica di un intervento di parto, da lui effettuato, in cui la bambina partorita subì gravi lesioni cerebrali, ha infatti soppresso il partogramma di una sua paziente, la quale partorì una neonata destinata a vita vegetativa . Nell’ottobre 2009 ha ricevuto numerose critiche dalla collega Donatella Poretti (Lista Emma Bonino – PD) per la sua “scarsa conoscenza del regolamento del Senato ed il suo stravolgimento a fini personali”, relativamente al suo comportamento nella Commissione Sanità del Senato riguardo alla procedura per l’introduzione del farmaco Ru486 in Italia.
Per ammissione del sen. Rossi offrì denaro per conto di Berlusconi allo stesso Rossi perché passasse al partito di Forza Italia.
Come Presidente della Commissione sanità del Senato, nominò consulente il Prof. Matteo Tutino, primario del reparto di Chirurgia plastica a Palermo, accusato di peculato e falso.
Non ripresentato alle ultime elezioni perché giudicato Impresentabile da Berlusconi. È attualmente indagato a Milano per concussione e corruzione sulle convenzioni concesse dalla Regione Lombardia ad alcune strutture sanitarie private. A Varese è accusato di aver ricevuto mazzette per l’accreditamento di cliniche sanitarie controllate dal gruppo Polita nonché dell’intermediazione per ottenere i permessi necessari alla realizzazione dell’hotel di Capolago costruito dai Polita.
Ha ufficialmente preso posizione a favore dei generici (probabilmente lo pagavano di più). Pur da me sconsigliato per l’inutilità della cosa, fu incontrato da Carinci, ovviamente senza alcun risultato.