Nei giorni scorsi avevamo chiesto alla Senatrice Mariolina Castellone, che è medico, il motivo per cui Lei e la cofirmataria Senatrice Elisa Pirro avessero ritirato l’emendamento 3.0.9 al disegno di legge n. 2066 di conversione
in legge del decreto legge 14 gennaio 2021 in cui gli ISF e gli specialisti di prodotto sarebbero stati inseriti nelle categorie a rischio Covid-19 e come tali da considerarli nella fase 1 della vaccinazione.
La Senatrice ci ha così risposto
Conosco molto bene l’argomento ISF e Specialisti di Prodotto tanto da aver depositato un emendamento per porre rimedio ad una differenza di trattamento che si è creata tra gli operatori sanitari e gli informatori/ tecnici che comunque lavorano in ambito ospedaliero.
Abbiamo dovuto ritirare l’emendamento e trasformarlo in ordine del giorno (che allego) perché avevamo un parere negativo del ministero della salute e quindi sarebbe stato bocciato.
Il ministero accogliendo il nostro Odg si è impegnato ad inserire quanto previsto dal mio emendamento nel nuovo piano vaccinale a cui si sta lavorando in questi giorni
Noi vigileremo che sia inserito in piano vaccinale
Buon lavoro
Mariolina Castellone
AS 2066
Ordine del giorno (Trasformazione em .3.7)
Articolo 3
CASTELLONE, PIRRO
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 2066 di conversione in legge del decreto legge 14 gennaio 2021, n.2, recante ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e di svolgimento delle elezioni per l’anno 2021;
premesso che:
l’articolo 3 stabilisce che al fine di dare piena, celere e trasparente attuazione al piano strategico dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 adottato con decreto del Ministro della salute 2 gennaio 2021, è istituita una piattaforma informativa nazionale idonea ad agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento;
considerato che:
il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato il 2 dicembre 2020 le linee guida del Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa. Successivamente, il piano è stato aggiornato con decreto adottato il 2 gennaio 2021 recante “Adozione Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS;
nella fase iniziale di disponibilità limitata di vaccini, sono state identificate tre categorie da vaccinare in via prioritaria: operatori sanitari e sociosanitari; residenti e personale delle strutture residenziali per anziani; persone in età avanzata (con più di 80 anni);
è fondamentale estendere l’inserimento tra le categorie prioritarie da sottoporre a vaccinazione contro l’infezione da SARS-CoV-2 nelle fasi iniziali, dei medici e dei sanitari libero professionisti in quanto, al pari dei colleghi che prestano servizio all’interno delle strutture ospedaliere o delle strutture private accreditate, sono soggetti ad alto rischio di contagio, essendo a contatto diretto con i pazienti e rappresentando di frequente il primo livello di controllo e di contatto dei pazienti stessi; pertanto gli stessi meritano di ricevere le medesime tutele;
è altresì indispensabile, inserire nella Fase I del “Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2” gli informatori scientifici del farmaco, specialisti di prodotto e tecnici che forniscono assistenza nell’installazione e manutenzione di dispositivi medici, di apparecchiature informatiche e diagnostiche utilizzate nell’ambito di interventi chirurgici o dell’attività pre e post operatoria;
impegna il Governo:
- a) a valutare, in riferimento alle categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali identificate nel Piano strategico dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, di inserire anche i medici e sanitari liberi professionisti, in quanto fortemente esposti al rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 al pari delle altre categorie già comprese;
- b) a provvedere ad inserire gli informatori scientifici del farmaco, specialisti di prodotto e tecnici nella Fase I del “Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2”, in quanto rientranti nelle categorie prioritarie poiché assimilabili al personale non sanitario operante a qualsiasi titolo nelle strutture del servizio sanitario.
Alla Senatrice Castellone avevamo scritto:
Gent.le Senatrice Castellone, ci rivolgiamo a Lei perché è un medico e presumiamo sappia chi sono e cosa fanno gli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF) e saprà quindi che sono regolamentati dal D.Lgs. 219/06 in attuazione di direttive europee e da diversi regolamenti e leggi regionali.
Abbiamo appreso con estremo interesse l’emendamento 3.0.9 alla “Conversione in legge del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2” a sua firma con la Sen. Pirro che avrebbe obbligato, con apposito decreto, il Ministro della salute a provvedere ad inserire la categoria degli ISF nella Fase I del “Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2″ in quanto rientranti nelle categorie prioritarie poiché assimilabili al personale non sanitario operante a qualsiasi titolo nelle strutture del servizio sanitario.”
Altrettanto interesse ha suscitato la seconda versione dell’emendamento in cui, oltre agli ISF venivano inseriti anche gli specialisti di prodotto, di dispositivi, ecc..
La cosa ha acceso diverse speranze in queste categorie di persone che potevano vedere in questo emendamento, se approvato, non solo la possibilità di vaccinarsi ma di poter riprendere il lavoro. Come saprà l’accesso degli ISF in molti ospedali è vietato perché non vaccinati.
Gli ISF registrati all’AIFA sono 29.787 nel 2019, gli specialisti di prodotto e dispositivi più o meno sono altrettanto così come gli Informatori di parafarmaci, integratori, nutraceutici, ecc. Il 70% di questi lavoratori sono a Partita IVA e se non lavorano non mangiano né sono protetti dal blocco dei licenziamenti.
Poi improvvisamente l’emendamento 3.0.9 è stato ritirato. Tanto grande era l’aspettativa, tanto grande è stata la delusione per quasi 100.000 persone che vedevano un barlume di speranza.
Ora le chiediamo cortesemente per quale motivo è stato ritirato l’emendamento. Ha considerato le conseguenze di una cosa del genere?
Cordiali saluti
La Redazione Fedaiisf
Ringraziamo la Senatrice per la sensibilità e l’attenzione verso la nastra categoria.
Nota: L’O.d.G. è un atto scritto, proposto da ciascun parlamentare che vuole esprimere una direttiva politica al Governo: esso difatti può impegnare il Governo ad interpretare una legge in un certo qual modo o ad adottare delle leggi tramite alcuni provvedimenti di attuazione; inoltre può sottolineare alcuni aspetti specifici della materia in esame verso i quali indirizzare l’azione governativa. Il Governo esprime il proprio parere sugli ordini del giorno, accogliendoli, non accogliendoli o accogliendoli solo come raccomandazione. L’ordine del giorno approvato dall’Assemblea o dalla Commissione parlamentare competente (ovvero accettato dal Governo) vincola l’Esecutivo a darvi seguito.
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