In particolare si è visto che l’87% delle pazienti ricorre alle terapie alternative: in media ogni donna ne usa almeno due, mentre circa il 40% tre o più. Lo studio ha preso in esame tra il 2006 e 2010 un gruppo di 685 donne, con un’età media di 59 anni e tumore ai primi stadi, e cinque terapie complementari (integratori a base di vitamine e minerali, erbe e altri prodotti naturali, terapie corpo mente fatte da sole e con l’aiuto di un professionista).
La chemioterapia era prescritta e indicata al 45% delle pazienti. Di queste, l’89% l’ha iniziata, mentre l’11% no. Nel restante gruppo per cui la chemioterapia era discrezionale, l’ha iniziata il 36%. ”Anche se la maggior parte delle donne per cui era clinicamente indicata la chemio la ha iniziata, l’11% non lo ha fatto – commenta Heather Greenlee, coordinatrice dello studio – Gli oncologi dovrebbero considerare l’uso di terapie alternative come un potenziale indicatore di pazienti a rischio di non indicare la chemioterapia”.
ANSA – 13/05/2016 – Fonte Federfarma
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