Il giudice per l’udienza preliminare ha emesso la sentenza di ‘non luogo a procedere’. Nessuno va a processo
Si conclude per ora con il ‘non luogo a procedere’ la vicenda dello scandalo del latte in polvere, che nel novembre 2014 coinvolse pediatri, agenti di viaggio e dirigenti di aziende. La notizia è riportata dai quotidiani locali.
Ventitre erano le persone indagate. Il ‘non luogo a procedere’ è stato sancito ieri, 12 marzo, dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Pisa Pietro Murano, per Michele Masini, direttore vendite di un’azienda farmaceutica, Vincenzo Ruotolo, coordinatore degli informatori scientifici di un’azienda farmaceutica, gli informatori scientifici Dario Boldrini e Valter Gandini, Gianni Panessa e Giuliano Biagi, informatori parafarmaceutici di due aziende di latte in polvere, e per i pediatri Fabio Moretti (con studio a Pontedera), Marco Granchi (Ponsacco), Renato Cicchiello (Livorno), Gian Piero Cassano (Viareggio), Marco Marsili (Piombino), Luca Burchi (Volterra), Amerigo Celandroni (ex primario a Pontedera), Alberto Colombini (Grosseto), Giovanni Lenzi (Grosseto), Donella Prosperi (Cascina).
Il giudice per l’udienza preliminare si è preso 90 giorni di tempo per le motivazioni.
Secondo la Procura, che deciderà se fare ricorso o meno, i pediatri inducevano le mamme ad acquistare alcuni marchi di latte in polvere. In cambio ricevevano dalle aziende farmaceutiche regali e buoni viaggio, viaggi che venivano mascherati anche come mete di lavoro o partecipazione a congressi. La vicenda aveva destato grande scalpore e aveva portato alla mobilitazione delle mamme dei piccoli pazienti, molte delle quali avevano difeso il proprio pediatra di fiducia.
Due sentenze di assoluzione invece per i due pediatri Maurizio Petri di Cascina e Claudio Ghionzoli di Pisa: per loro era stato chiesto il rito abbreviato, discusso ieri.
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