Da un Ssn trionfo della tecnologia nella cura delle malattie croniche grazie anche all’e-health a uno scenario in cui avrà la meglio la necessità di un’Europa unita e di un unico servizio sanitario paneuropeo, dalla medicina preventiva che supererà il concetto di ‘cura della malattia’ a un sistema che pone sempre maggiore attenzione ai soggetti più vulnerabili, fino all’ipotesi di una privatizzazione dell’intero servizio sanitario tricolore. Come sarà il Ssn da grande? Quale sarà la sua vita oltre la spending review?
Hanno provato a immaginarlo i promotori del progetto ‘Sanità: scenari e prospettive’, nato per volontà di tre partner: il Ceis – Centre for Economic and International Studies dell’Università Tor Vergata di Roma, il Sole 24 Ore Sanità e Janssen Italia. Con la seconda pubblicazione, ‘Il Futuro del Servizio Sanitario Nazionale: protagonisti a confronto’, presentata a Milano, si è tentato di superare il ‘contingente’ e di ragionare sui possibili scenari futuri della Sanità europea e italiana, in una prospettiva di medio-lungo periodo.
"Circa un anno fa – spiega Massimo Scaccabarozzi, presidente e Ad di Janssen Italia – abbiamo ripreso uno studio sviluppato a livello europeo con l’’Economist’ per cercare di capire quali potessero essere gli scenari auspicabili per il futuro. Non volevamo dare soluzioni ma stimolare un dibattito che coinvolgesse tutti, non solo le istituzioni, ma anche i medici, le associazioni di pazienti, tutti i cittadini, le assicurazioni private. Il progetto non si ferma: è stata creata una piattaforma web per continuare a raccogliere i ‘desiderata’ e gli indirizzi che gli stakeholders ci vorranno dare".
"Per un responsabile governo del Sistema Sanitario, proiettarsi in avanti è un dovere, che sposa anche l’interesse dell’industria. – dichiara l’economista sanitario e coordinatore sc